Alla vigilia della sfida con l’Akragas in casa Messina continuano a tenere banco le pessime condizioni del terreno di gioco del “Franco Scoglio”. Il tecnico Cristiano Lucarelli annuncia provvedimenti: “Da lunedì ci trasferiremo al “Celeste”. Ho messo in contatto la società con la “Limonta” per un preventivo sul rifacimento del manto in sintetico. In ogni caso al “San Filippo” siamo ormai ad un punto di non ritorno”.
La settimana è stata caratterizzata da altri eventi extra-calcistici, dalle trattative societarie alle inchieste sul presunto calcioscommesse: “Dobbiamo isolarci e restare sul nostro obiettivo, o con Abramovich o con Stracuzzi presidente saremo giudicati per i risultati del campo, sebbene veniamo bombardati ogni giorno da certe notizie”.
Domenica i peloritani affronteranno un delicato derby ad Agrigento: “Non stiamo meglio di loro in classifica e non possiamo permetterci di affrontare la gara in modo tranquillo. Sappiamo l’importanza del match. Siamo il Messina e troveremo una squadra che vorrà farci la pelle, sarà un derby insidioso contro chi giocherà per fare bella figura. L’allenatore Lello Di Napoli ha fatto bene qui e me ne parlano bene anche dal punto di vista umano. Ha necessità di fare risultati, non regalerà nulla e preparerà la partita venendoci addosso”.
“Veniamo da una gara analoga con l’Andria – ha proseguito Lucarelli – incontreremo lo stesso modulo e lo stesso modo di interpretare la sfida da parte dell’Akragas. La squadra risponderà da subito e non dal 31’, perché ho avvertito in tutti noi un certo fastidio durante la settimana. Per le occasioni avute qualcosa meritavamo, potevamo sia vincerla che perderla. Loro possono recriminare per situazioni regalate da noi, mentre noi le abbiamo create per bravura. Pur non avendo perso c’è comunque voglia di riscatto”.
“Con l’Andria è stato più un problema mentale che tattico, legato al loro 3-5-2. Metteremo in campo una formazione che sappia trasformarsi anche dopo pochi minuti qualora ci fossero degli equilibri che non emergono. Mancini? E’ un giocatore che ha qualità nei piedi che altri centrocampisti non hanno, per noi una grave mancanza. Mi piacciono le mezzale che fanno quattro o cinque gol l’anno e lui ha diverse caratteristiche. E’ un Hamsik, ha grandi tempi d’inserimento. Lo scorso anno segnò diversi gol con L’Aquila, uno spettacolare contro la Pistoiese. Non è un momento facile per lui, bisogna avere pazienza, è importante soprattutto la salute del ragazzo. Foresta? Giovedì nell’amichevole con la Berretti ci sono stati degli interventi duri, qualcuno dei nostri ha subito degli acciacchi. Nulla di grave però per lui”.
Sul fronte del mercato degli svincolati invece precisa: “Nardini lo conosco bene, la società ha fatto una proposta importante per la categoria, il campionato finisce il 7 maggio e il giocatore riceverebbe lo stipendio fino a giugno. Ritengo che per sei mesi gli sia stata fatta una proposta importante, in linea con le esigenze del calciatore, ma lui ha alzato il tiro e la valutazione è che o viene alle nostre condizioni sposando la causa della nostra maglia oppure preferiamo restare così fino a gennaio per andare su giocatori più pronti. L’ultima partita l’ha disputata a maggio del 2016, si allena con la Correggese ma non sarebbe subito pronto. Qui c’è da mettersi l’elmetto, se non ha questo caratterialmente non può fare al caso nostro”.
Non è passata inosservata la convocazione in Nazionale dell’ex Ciciretti: “L’ho voluto a Pistoia conoscendolo dai tempi della Primavera della Roma, però non ho mai pensato di utilizzarlo come punta esterna nel 4-3-3. Con le grandi qualità che ha in Serie A non avrebbe quel tipo di gamba. Ha una tecnica incredibile, l’ho sempre visto invece alla Pirlo, come play davanti alla difesa. Di questo rimango convinto, ci faceva girare la squadra a meraviglia in quella posizione”.