Tradizionale conferenza stampa pre-partita per Cristiano Lucarelli. Il suo Messina è chiamato ad interrompere una terribile serie di sei sconfitte esterne consecutive e l’ostacolo Casertana, in piena lotta per l’accesso ai play-off, non è certo il più semplice da saltare. “Il Messina deve mostrare più convinzione e rabbia. Se ripenso a Francavilla, Foggia e Pagani abbiamo offerto buone prestazioni ma ci è mancata la rabbia che mettiamo in casa. Credo che la squadra abbia qualità per fare più punti in trasferta rispetto a quelli raccolti sin qui”.
Altro nodo è quello rappresentato dal reparto offensivo, penalizzato fin qui dall’insufficiente cinismo: “Non dobbiamo fare l’errore di andare ad attaccare all’arma bianca. In casa la Casertana è forte. A Pagani e Foggia abbiamo creato tanto, a Francavilla per 55 minuti abbiamo fatto grandi cose su un campo difficile. Ora offriamo un calcio piacevole ma dobbiamo essere meno belli e più concreti. Per vincere in Campania servirà molto pragmatismo”.
I rossoblu, al di là di qualche vicissitudine societaria, si sono sempre confermati nella parte alta della graduatoria: “La Casertana è un avversario strano, capace di tutto, e ha un’ottima classifica. Negli ultimi tre anni è sempre stata protagonista. A gennaio sono andati via giocatori importanti ma altri sono cresciuti. Sono discontinui nei risultati ma non nelle prestazioni e possono fare affidamento su un ambiente caldo”.
L’ACR dovrà mostrare anche una maggiore tenuta psicologica nel caso in cui dovesse trovarsi in svantaggio. Lucarelli recita il mea culpa: “In trasferta tante volte siamo stati troppo ingenui. Subiamo gol al primo tiro. Ho cercato di capire i motivi e non è un problema di approccio, ma dobbiamo sbloccarci. Anche perché abbiamo sei partite su dieci da giocare fuori. Dobbiamo salvarci direttamente, anche se sarà complicato anche perché ci sono in ballo due penalizzazioni”.
Il tecnico livornese ha analizzato a fondo i temi tattici della sfida: “Con il 4-3-3 ribaltavamo più velocemente l’azione, adesso con il 4-3-1-2 abbiamo più padronanza di palleggio e restiamo di più nella metà campo avversaria pur allungandoci di meno. Ci vuole attenzione: loro portano l’attaccante sulla palla per favorire l’inserimento della seconda punta, abbiamo lavorato su questo. Ci sarà traffico centralmente e libertà sugli esterni. La Reggina li ha messi in difficoltà con il 3-5-2, ma hanno la loro identità e non penso che cambieranno modulo. Noi siamo pronti ad adeguarci all’avversario”.
Altra nota dolente è rappresentata dall’insufficiente freschezza atletica, con la penuria di campi che non facilita il compito dello staff tecnico: “La condizione fisica non è molto migliorabile. Speriamo in una tregua della pioggia ma allenarsi al “Celeste” non è facile. Abbiamo subito diversi infortuni, ma la nuova società non ha la bacchetta magica. Dipende se partiamo forte, allora ci finisce un po’ la benzina ma quello ci sta. A gennaio potevamo fare un richiamo ma non c’è stata la possibilità, per via dei problemi societari e dei giocatori che volevano andare via”.
Dopo sei ko, c’è la consapevolezza che Caserta possa rappresentare un crocevia: “C’è la voglia di dare seguito al successo con il Monopoli. Io subito ho battuto su questa partita perché dopo la vittoria in casa abbiamo sempre preso la musata. Sono convinto che faremo una buona gara, in settimana ho rivisto l’atteggiamento di quando sono arrivato. D’altronde ormai si discute solo di calcio”.