Calcio

Lucarelli: “Bencivenga sta meglio di Plasmati. Condanno gli eccessi nelle contestazioni”

Anche a marzo in casa Messina tiene banco il mercato. Il club d’altronde si è appena assicurato un altro svincolato di lusso. Il suo nuovo allenatore Cristiano Lucarelli lo presenta così: Bencivenga non è subito pronto ma si allena da tre settimane, è arrivato meglio di Plasmati come condizione. È a disposizione, sarà subito convocato. Ha fatto tante presenze in Lega Pro, può essere importante anche in prospettiva dell’anno prossimo. Si chiama Bencinvega e ben vengano giocatori così… Come esterno ha giocato spesso Palumbo, con caratteristiche diverse. Con Gianvito invece miriamo ad una crescita graduale, spero di averlo con le dovute garanzie per la partita con l’Akragas del 5 aprile”.

Anastasi difende un pallone

Il calcio d’inizio del match con il Taranto è stato posticipato di quindici minuti, su decisione della Lega in segno di solidarietà al Catanzaro, dopo l’aggressione subita da alcuni calciatori a margine dell’ultima gara di campionato persa a Melfi: “L’iniziativa contro la violenza? Credo che non sia una novità ciò che è accaduto. È toccato un po’ a tutte, in qualunque categoria. Si eccede sempre nel modo di contestare, questo non dovrebbe accadere. Non credo che i giocatori non si impegnino, sono talmente egoisti che sono i primi a voler vincere e giocare bene, magari anche per trovare una soluzione migliore sul mercato. Ci sono giocatori con le palle o senza, che nelle difficoltà si possono perdere. Io sarò un romantico del calcio ma parto dal presupposto della buona fede. Possono venire delle annate storte, il Catanzaro ha una proprietà importante ed è una piazza di spessore, ma quando si arriva a queste cose è sbagliato”.

Lucarelli soddisfatto al termine del match

Nonostante l’amara sconfitta, la gara con il Catania ha mostrato le qualità di un organico che non ha creduto mai del tutto nelle proprie potenzialità: “Il derby è stato la svolta della nostra stagione, abbiamo visto che ce la possiamo giocare con chiunque ma ci ha insegnato anche che non bisogna mai pensare di avere domato l’avversario e mollare, perché occorre giocare fino al 95’. Io temo solo il Messina, siamo l’unica squadra di quelle giù in classifica che ha il potenziale per guardare solo a sé stessa. Ho fiducia nel carattere dei miei ragazzi che lottano da sempre in una situazione difficile. Ormai non si spaventano di niente, avendo visto tutto. La quota salvezza? Ho visto il calendario l’altro giorno, ma quando facevo il calciatore nelle tabelle non indovinavo mai. Domenica abbiamo guadagnato un punto, ma ci sono tanti scontri diretti ed è difficile fare numeri, però i 42 o 43 punti ipotizzati forse sono troppi”.

Alessandro Calleri

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Alessandro Calleri

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