Il Messina torna al successo, scavalca il Taranto ed aggancia il Monopoli ma i punti di margine sui play-out restano soltanto tre. Il tecnico Cristiano Lucarelli quindi non si esalta troppo dopo l’affermazione con i pugliesi: “Sono già con la testa a Caserta. L’ho detto anche ai ragazzi a fine partita nello spogliatoio. Di solito non lo faccio, perché anche alla fine del primo tempo aspetto sempre che si raffreddino gli animi e che staff e calciatori recuperino un po’ di energie fisiche e mentali. È incredibile che una squadra come la nostra abbia perso tutte le ultime sei trasferte. Quindi dobbiamo tornare a fare punti anche lontano dal “Franco Scoglio”. Dovremo avere il sangue agli occhi e la bava alla bocca, la prossima sfida diventa ancora più importante alla luce dei risultati di questa domenica”.
Si è rivelato determinante l’ottimo approccio di un Messina che voleva subito sbloccare il match: “Non è stata una bella partita, lo avevo già preannunciato in fase di presentazione. Loro stavano con dieci giocatori dietro la linea della palla e non era facile trovare gli spazi. Nei primi ventisei minuti abbiamo proposto un buon calcio, tirando sei volte. La gente si è divertita e ho sentito tanti applausi ma mi aspettavo di sbloccarla prima. Poi paradossalmente siamo stati meno ordinati e abbiamo sparacchiato i palloni in avanti. Il gol è venuto fuori non a caso dall’unica azione in cui abbiamo rimesso la palla a terra, l’abbiamo fatta girare e sfruttato la superiorità numerica in mezzo al campo”.
Il cruccio dell’allenatore livornese è legato piuttosto all’insufficiente tenuta atletica del gruppo, che paga l’altalenante preparazione estiva: “Abbiamo sofferto tanto. Gli ultimi venti minuti per questa squadra purtroppo sono un problema. Lo dico dal primo giorno in cui sono arrivato: non riusciamo a ritrovare la condizione, è sempre meglio sbloccarla prima infatti”.
Eroe di giornata l’attaccante Valerio Anastasi, che ha risposto con i fatti alle premature critiche della nuova proprietà: “Per me non è una sorpresa né è merito mio se segna. È un giocatore importante, che se si fosse allenato dal primo luglio sarebbe stato una garanzia. Questi sono i suoi gol, fa tantissimo lavoro sporco e sfrutta al meglio i cross a ridosso del portiere. Un centravanti con una fisicità importante, che finora ha realizzato due reti e si è procurato un’espulsione e un rigore. Non male, in così poco tempo”.
Giunto in prestito dal Catania, dovrebbe rientrare alla base, anche se Lucarelli si lascia andare a un consiglio di mercato e ad un commento alle voci che vorrebbero l’allenatore giallorosso di nuovo nella sua Toscana a partire dall’anno prossimo: “Per me, il Messina dovrebbe puntare ancora su Anastasi in futuro, ma non so se sarò ancora io il tecnico e non mi permetto quindi di fare progetti a lunga scadenza. Per quanto mi riguarda ci sono due certezze: la prima è che non so se sarò il futuro allenatore del Messina, la seconda che sicuramente per i prossimi anni non avrò nessun ruolo nel Livorno”.
L’ultimo commento riguarda invece la sostituzione di Sanseverino e il match perso sette giorni prima con il Catania: “Da quando ho iniziato ad allenare ho sempre sostituito i giocatori ammoniti. Lo avrei fatto anche nel derby se mi fossi ricordato del giallo a Da Silva o se me lo avessero fatto notare. Se avessimo vinto quella partita comunque avremmo magari perso oggi. Probabilmente non siamo noi quelli che hanno giocato la partita della vita e i risultati di questa domenica lo testimoniano”.