Scorrono per La Saracena i titoli di coda di una intensa stagione sportiva 2018-19 e, come sempre avviene in queste occasioni, si tirano le somme della strada fatta e i risultati raccolti sul campo. I due titoli giovanili territoriali vinti dalle formazioni Under 16 e Under 18 con relativo accesso alle finali regionali, insieme alla finale persa al tie break dei play off per la promozione in serie B2, rappresentano la cartina tornasole di una società, quella presieduta da Luca Leone, in continua crescita. Tanta la strada percorsa da quel lontano 2012, anno della fondazione della La Saracena che oggi è diventata una delle realtà di punta del panorama pallavolistico siciliano.
“Il segreto dei nostri successi – commenta il massimo dirigente del club – è che siamo una grande famiglia e come ho sempre sostenuto La Saracena non è soltanto una società ma un sentimento. Si chiude una stagione da incorniciare perché non dobbiamo mai dimenticare da dove siamo partiti. La nostra è una società giovane e in 7 anni di vita ne abbiamo percorsa di strada. Oggi siamo qui a parlare dei 2 titoli provinciali vinti con under 16 e under 18 ma anche dei secondi posti in campo regionale in entrambi i tornei. Senza dimenticare il cammino condotto con la prima squadra che è arrivata a un passo dalla promozione cedendo al tie break con Comiso nella finale play off. Questi risultati sono il frutto di un progetto iniziato nelle stagioni precedenti da un gruppo di atlete piccole che insieme alle veterane storiche della Saracena abbiamo visto migliorare anno dopo anno. Per molte di loro prevedo nella prossima stagione il passaggio in prima squadra. Non posso che essere soddisfatto del lavoro svolto da tutta la dirigenza, dal nostro tecnico Agata Licciardello e i suoi collaboratori e da tutte le ragazze”.
Le attenzioni si spostano al settore giovanile che nel corso di questi mesi si è messo particolarmente in vetrina. “Un bilancio più che positivo: siamo riusciti a primeggiare in campo provinciale con Under 16 e Under 18. Non ho rimpianti se ripenso all’esito delle fasi regionali perché qualificarsi per due finali non è cosa da poco. Abbiamo fatto tutto quello che era nelle nostre forze per vincere ma dall’altra parte della rete vi è anche un avversario che ha dimostrato il suo valore. Ma sapere che subito dietro una realtà come la Kondor vi è La Saracena non può che essere motivo di orgoglio. Forse l’unico rammarico è quello di non avere potuto contare in occasione della finale regionale Under 16 su Chiara Lisciandro, una delle centrali di punta del nostro settore giovanile. Forse non sarebbe cambiato l’esito della sfida ma sarebbe stato bello poterla affrontare al completo. Per il resto posso solo complimentarmi con le ragazze e dire che sono orgoglioso di loro, di quello che hanno dato in campo in tutti questi mesi”.
Un accenno ai programmi futuri è inevitabile anche se le strategie si andranno delineando nelle prossime settimane. “Proveremo a riconfermarci ai vertici sia nei campionati provinciali che nelle fasi successive con la determinazione e l’orgoglio nell’indossare questa maglia che ha sempre contraddistinto le nostre ragazze. Non sarà facile, perché la concorrenza delle altre società ogni anno è sempre più forte ma di certo non ci tiriamo indietro quando vi è da lottare. Primo passo sarà la riconferma di Agata Licciardello in panchina per le giovanili. Allo stesso tempo è altrettanto importante aumentare gli investimenti nel settore, mi riferisco alle fasce più piccole che sono fondamentali per alimentare una nuova generazione di atlete”.
