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L’Orlandina risale dal -18 ma senza Jasaitis e Gatti alla fine vince Piacenza

Nono turno del campionato di Serie B Nazionale Lnp Old Wild West 2024/2025. La Bakery Basket Piacenza ospita l’Orlandina Basket, attesa dal secondo confronto esterno consecutivo, il quinto in nove gare. I paladini partono subito forte, i canestri in rapida successione dei biancorossi Chiri, Zoccoletti e Perin valgono però il sorpasso biancorosso. I ragazzi di coach Salvemini faticano nelle rotazioni difensive e all’8’ sul parziale in perfetta parità: 13-13.

Orlandina Basket
Marini in difesa a Piacenza

Zoccoletti è ispirato, sfrutta la mole fisica e segna la sua seconda tripla, arrivando rapidamente in doppia cifra e riportando avanti i padroni di casa, che provano l’allungo in un paio di occasioni, sempre rintuzzati dagli avversari. È capitan Perin dall’arco ad inaugurare la seconda frazione. I ritmi non sono altissimi ma la gara è combattuta, il punteggio equilibrato e Lanzi mette a referto il +3 biancorosso a metà quarto. Vantaggio che lievita sul 39-30 con le triple dell’ex di turno Klanskis (è cresciuto nel vivaio biancoazzurro) e ancora Lanzi, che costringono l’Orlandina al time-out.

Anche Chiti s’iscrive al festival dei tre punti, avviando e chiudendo il parziale di 11-2 con il quale oltre al primo vantaggio in doppia cifra, la Bakery arriva a toccare il +18 dell’intervallo (50-32). Il terzo tempino fila via liscio tra tanti errori. L’attacco di Piacenza va spesso e volentieri fuori giri, con tiri difficili e presi senza costrutto. L’Orlandina non è fortunata perché oltre all’assenza di Jasaitis, infortunatosi nel primo quarto di Vicenza, registra lo stop per Gatti, costretto ad uscire dopo alcuni minuti dal match per via di un colpo subito in difesa.

Orlandina Basket
Marco Barattini porta palla (foto Carmen Spina)

Da questa fase caotica ne esce comunque meglio la squadra di coach Bolignano, che piano piano dimezza lo svantaggio, fino al 59-50. La penetrazione di Blair (figlio di Joe, visto al Castanea) e il piazzato di Chiti tengono a debita distanza gli avversari ad inizio ultimo periodo. Gli ospiti sono però ormai in fiducia, e con un parziale di 8-0 si riportano ad una sola lunghezza (66-65). Con più di 6’ da giocare, la panchina biancorossa opta per la sospensione. La tripla di Blair accolta dal ferro toglie le castagne dal fuoco, ma gli ospiti sono con il fiato sul collo.

Si segna col contagocce e Capo d’Orlando impatta a quota 72 allo striscione dei 2’ alla fine. Klanskis diventa protagonista negli ultimi sessanta secondi, prima con i liberi del +2 e poi smanacciando in difesa e permettendo il recupero. L’attacco Bakery però non capitalizza e a poco meno di 3” dal termine gli ospiti pareggiano di nuovo. La tripla dell’ex Angri Taddeo gira sul ferro, e allora è supplementare. Alla prima azione dell’extra time, dopo 35’44” in vantaggio, Piacenza si ritrova ad inseguire. Diventa una questione di nervi, con Zoccoletti, Chiti e Perin che dall’arco replicano ai canestri avversari.

Orlandina Basket
Giacomo Furin si fa spazio sotto canestro (foto Carmen Spina)

Lo stesso capitano segna in penetrazione l’85-82. La partita non è però finita. L’Orlandina ribalta la situazione con un break di 0-4. Zoccoletti con il rimbalzo offensivo (12 totali) serve a Lanzi la tripla del controsorpasso, e poi ancora il play biancorosso segna dai 6,75 il 91-87 a 25” dalla fine. Chiti mette in cassaforte la vittoria dalla lunetta dopo una sfida tiratissima. Piacenza risale a quota 6 in classifica mentre l’Orlandina è settima con 10. Alle spalle della capolista Legnano la classifica è molto corta: i paladini restano a -4 dal secondo posto e a -2 dal quarto.

Bakery Piacenza-Orlandina Basket 94-90 d.t.s.
Parziali: 20-19; 50-32; 62-53; 74-74.
Piacenza: Klanskis 5, Ndione ne, Perin 17, Morvillo, Longo 2, Zoccoletti 17, Trevisan ne, Blair 5, Molinari ne, Chiti 25, Lanzi 17, Taddeo 6. All. Salvemini.
Orlandina: Moltrasio 9, Cecchinato 2, Antonietti 7, Marini 17, Pagano ne, Furin 10, Barattini 13, Galipò, Gatti 8, Malaventura, Fresno 24. All. Bolignano.
Arbitri: Fabrizio Suriano di S. Torinese (To) e Lorenzo D’Errico di Grugliasco (To).

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