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L’Orlandina paga i troppi errori al tiro, Agrigento vince il derby per 74-63

Nella 19a giornata del campionato di Serie A2 l’Orlandina Basket si arrende in trasferta ad Agrigento, che vince il derby 74-63. Decisivo il break ad inizio quarto periodo, che ha visto i locali portarsi sul +18, dopo una gara in cui l’Orlandina era sempre rimasta a contatto, pur non andando mai in vantaggio. I biancoazzurri pagano i troppi errori al tiro: 19/60 totale con 4/21 da tre punti e 21/35 ai liberi, nonostante i 20 punti di un ottimo Tarence Kinsey, sicuramente il migliore dell’Orlandina.

Jacopo Lucarelli
Jacopo Lucarelli

In doppia cifra anche Laganà con 14 punti, 9 per il neo acquisto Elmore , 7 e 8 rimbalzi per un positivo Andrea Donda. Da segnalare ad inizio terzo periodo un infortunio al polso occorso a Simone Bellan, costretto ad uscire e non poter fare più ritorno in campo. L’Orlandina avrà l’occasione di rifarsi domenica 26 gennaio al PalaFantozzi per la sfida contro Scafati, con palla a due prevista alle 18,00. Passiamo alla cronaca dell’incontro.

Coach Sodini comincia la gara con Laganà, Elmore, Kinsey, Mobio e Donda; Cagnardi risponde con De Nicolao, James, Ambrosin, Chiarastella, ed Easley.

Partita che inizia con le marce basse, i primi punti sono di Kinsey, a cui risponde James da tre. Donda trova un bel canestro da sotto, poi una serie infinita di errori da ambo le parti e coach Sodini chiama timeout sul 6-5 Agrigento al 7’. James segna ancora da tre punti, mentre i paladini continuano a faticare per trovare la via del canestro. Kinsey prova a scuotere i suoi, ma Pepe allo scadere del primo quarto fissa il punteggio sul 16-8.

Al rientro in campo i primi punti sono di Mobio, poi si sblocca Elmore che trova i primi due punti in maglia Orlandina. In generale gara brutta da vedere nei primi 15’: 20-14 per Agrigento. Kinsey e Laganà perdono due palloni sanguinosi ed Agrigento allunga in contropiede sul 24-15. Cuffaro segna da tre punti, ed Elmore risponde dalla media in arresto e tiro. I locali allungano fino al +14 (31-17). L’Orlandina finalmente trova un po’ di continuità offensiva e chiude il primo tempo con un parziale di 1-6 per il 32-23 Agrigento dopo 20’.

Alla ripresa dei giochi Agrigento smuove il punteggio con una schiacciata di Easley, mentre Kinsey subisce fallo da tre punti e trasforma tutti e tre i liberi. Mobio commette il quarto fallo su Easley ed è costretto ad andare in panchina. De Nicolao segna da tre punti (39-26), ma nell’azione successiva commette fallo antisportivo su Laganà che converte entrambi i liberi e Kinsey segna la prima tripla dell’Orlandina al 25’: 39-31 e timeout Cagnardi. L’Orlandina continua nel suo buon momento e Donda segna col fallo da sotto. Pepe interrompe il momentum con due liberi, ma Laganà segna col fallo su un bell’assist di Andrea Donda. Il play reggino non segna però il libero aggiuntivo e sul ribaltamento di fronte Ambrosin infila la tripla del 44-35 e Chiarastella con un canestro da sotto costringe coach Sodini al timeout. Kinsey continua a martellare il canestro, ma anche Ambrosin è letteralmente on fire e insacca un’altra tripla. I locali prendono il largo e con Veronesi firmano il +15, 55-40. I primi 30’ si chiudono 55-43 per Agrigento.

Tarence Kinsey
Tarence Kinsey

Ad inizio quarto periodo le squadre si scambiano un paio di triple con Laganà e Veronesi. I paladini però si fermano, mentre Agrigento mette altre due triple con James e Ambrosin: 64-46 al 32’, timeout Marco Sodini. Il minuto non sortisce effetto nella squadra, che non trova la scossa giusta per ritornare in partita. Ci provano ancora Kinsey e Laganà, ma Agrigento controlla il ritmo del match e porta a casa i due punti sul 74-63.

Fortitudo Agrigento – Orlandina Basket 74-63
Parziali: 16-8; 32-23; 55-43
Fortitudo Agrigento: Moretti 2, Easley 10, Morrica ne, Cuffaro 3, James 15, De Nicolao 3, Rotondo 2, Chiarastella 10, Ambrosin 15, Pepe 7, Veronesi 7, Morreale ne. Coach: Devis Cagnardi
Orlandina Basket
: Galipò, Mobio 4, Ani, Laganà 14, Triassi ne, Bellan 2, Elmore 9, Kinsey 20, Neri 2, Donda 7, Lucarelli 5. Coach Marco Sodini.

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