La Vanoli gioca una gara praticamente perfetta in attacco (119 punti segnati) e supera un’Orlandina orgogliosa per oltre un tempo (a quota 53 dopo venti minuti). Senza il pivot Knox e con Likhodey a mezzo servizio la squadra le prova tutte ma fatica nella propria metà campo ed è costretta alla prima retrocessione sul campo in otto anni di serie A. Inutile la sconfitta di Pesaro che per il secondo anno di fila si salva in volata.
La Betaland Capo d’Orlando resiste solo un tempo al PalaRadi di fronte alla furia offensiva dei padroni di casa della Vanoli Cremona sorretti dal solito Johnson-Odom (terzo miglior marcatore dl torneo di serie A) e da un complesso che ha viaggiato a ritmi forsennati. Sotto di quattro punti i paladini di coach Mazzon sono lentamente usciti dalla gara non potendo contare sui chili di Justin Knox e con l’ala Likhodey in lenta ripresa dopo l’infortunio della scorsa settimana. Grande amarezza dopo sette salvezze sul campo in massima serie, la stagione del debutto europeo e di numerosi cambi al roster si conclude nel peggiore dei modi. Ma come spesso dimostrato nel recente passato i tifosi di Capo d’Orlando si augurano di poter ripartire prontamente per la piazza probabilmente più importante della Sicilia della pallacanestro.
La partita
Avvio di gara in cui la Vanoli approfitta dell’assenza di Knox per attaccare il canestro con il possente Sims, la cui fisicità è insostenibile per il diretto avversario, l’ex di turno Campani. Sul fronte opposto, sottolineate le difficoltà ad affrontare l’area a causa del gap di taglia fisica, le azioni vengono impostate in ottica esterna; gli ampi spazi disponibili per gli esterni agevolano Stojanovic e Kulboka, che sbagliano ben poco coi piedi a terra. Al 5’ Sims raggiunge quota 10 punti, e coach Mazzon prova a rimediare alla falla presente sotto canestro, disponendo la difesa a zona 3-2. Al 6’ si registra il sorpasso della formazione ospite con la tripla di Kulboka. 19-23 e timeout chiamato da coach Sacchetti. L’Orlandina raggiunge quota 31 con una percentuale strabiliante di 13/18 al tiro; poi la rimonta Vanoli, con la tripla di Travis Diener che fissa il parziale del 10’ sul 33-31.
Alla ripresa viene sanzionato il terzo fallo a Sims, provvedimento che ripristina l’equilibrio fisico sotto le plance. Si procede punto a punto fino al 15’. Serie spettacolare di assist “dietro la schiena” di T. Diener che propiziano il mini allungo Vanoli: 44-40 al 15’. Un 2+1 di Campani e una serie ravvicinata di triple realizzate da Kulboka, Smith e ancora dell’immacolato Campani riportano avanti gli ospiti: 46-49 al 17’. 12 punti per il lungo reggiano, con il 100% di realizzazione. Sale però in cattedra Johnson-Odom: sue le tre triple del 57-53 del 19’, che risulta essere anche il parziale che conduce le due formazioni all’intervallo lungo. Elevate le percentuali di realizzazione da ambo le parti, in un primo tempo giocato a velocità pazzesca: 58% per la Vanoli, 48% per la Betaland.
Torna in campo, ed in cattedra Sims, malgrado un ottimo Campani a cercare di limitarlo. La tripla di Fontecchio e le conclusioni ravvicinate di Martin portano avanti la Vanoli, orchestrata dal trascinatore T. Diener: 77-66 al 26’. Terzo quarto insostenibile per l’Orlandina, davanti ad una Vanoli determinata a salire sul treno dei play-off grazie alla contemporanea sconfitta della Virtus a R. Emilia, con un super-Martin, autore di 13 punti nel solo periodo che si conclude sul 89-72. La gara sembra ormai decisa con un tempo d’anticipo.
Nell’ultimo quarto l’Orlandina appare sulle gambe. La Vanoli stringe in difesa, concedendo molti meno spazi rispetto al primo tempo, e prevale a rimbalzo. La tripla di Ruzzier del 33’ porta la formazione di casa sul 102-81. arriva il time-out di uno sconfortato Andrea Mazzon. Ma la partita è virtualmente finita. La Betaland Capo d’Orlando retrocede in Serie A-2 con soli sette successi all’attivo e nonostante un finale di stagione ha mostrato grande carattere. La Vanoli acciuffa i play-off da ottava grazie anche alla sconfitta della Virtus a Reggio Emilia e del successo casalingo di Cantù su Brindisi. Le ultime emozioni arrivano dai neo entrati Gazzotti (stoppata) e dal siciliano Portannese (tripla). Il risultato finale è netto: 119-95.
Nel dopo gara il coach Andrea Mazzon ha dichiarato: “Non era facile ritrovare la strada dopo 14 sconfitte consecutive. Noi l’abbiamo fatto, siamo riusciti a fare buone cose, abbiamo tutti cercato di dare il massimo. Devo fare i complimenti a tutto lo staff ed a tutte le persone intorno alla società. Capo d’Orlando è una città meravigliosa, che si è dimostrata fortissima e attaccatissima alla squadra.
Ovviamente non è semplicissimo parlare adesso o trovare motivazioni o alibi. Io ho allenato solo per sei partite e oggi devo fare i complimenti a Cremona che farà i playoff. Credo che sia doveroso dar credito ai ragazzi che anche oggi, stremati e senza Knox e Likhodey a mezzo servizio, che ha giocato con uno strappo muscolare, sono stati eroici nel primo tempo e alla fine non hanno più avuto energie. Ho detto ai ragazzi che sono orgoglioso di loro per quello che abbiamo fatto insieme. Abbiamo fatto un grandissimo lavoro e auguro a tutti loro il meglio, sono ragazzi speciali e in gamba e meritano di avere un grande futuro”.
Vanoli Cremona-Betaland Capo d’Orlando 119-95
Parziali: 33-31; 57-53; 89-72; 119-95
Vanoli Cremona: Gazzotti, Portannese 3 (1/1 da 3), Ricci 8 (4/6, 0/3), Fontecchio 13 (2/7, 3/5), Ruzzier 9 (1/1, 2/4, 1/2 tl) Johnson-Odom 22 (4/4, 4/7, 2/2 tl), T. Diener 12 (1/1, 3/6, 1/1 tl), Milbourne 6 (3/3), D. Diener 7 (2/2, 1/4), Martin 17 (7/10, 0/2, 3/4 tl), Sims 22 (8/9, 6/6 tl). All: Sacchetti
Betaland Capo d’Orlando: Donda 2 (0/3, 2/2 tl), Smith 17 (3/7, 3/6, 2/3 tl), Gaddefors (0/2 da 3), Kulboka 11 (3/9 da 3, 2/2 tl), Laganà, Galipò Gia. ne, Campani 15 (3/4, 1/2, 6/7 tl), Likhodey 8 (2/3, 1/2, 1/1 tl), Atsur 17 (5/7, 2/2, 1/2 tl), Faust 11 (5/9, 0/1, 1/2 tl), Galipò Gio. ne, Stojanovic 14 (5/7, 1/3, 1/3 tl). All: Mazzon