L’Orlandina Basket è da sempre al fianco dei suoi tifosi. Ma in questo periodo storico particolare, con l’emergenza sanitaria in corso, il club ha sentito la necessità di combattere in prima linea. I biancoazzurri hanno accettato l’invito posto dall’Ufficio Commissariale per l’emergenza Covid-19 di Messina, aderendo alla campagna “SportVax”.
Matteo Laganà e Flavio Gay e il coach Marco Cardani sono protagonisti di un breve video in cui si promuove attivamente la vaccinazione tra atleti e supporter, al fine di poter tornare nuovamente al palazzetto per tifare per la propria squadra in completa sicurezza. Venerdì gli atleti scenderanno in campo, per la prima gara di Supercoppa contro Chiusi, indossando i coprimaglia personalizzati dell’Ufficio Commissariale di Messina.
Ma le iniziative non finiscono qui: chi deciderà di vaccinarsi nell’hub di Capo d’Orlando nella settimana che va dal 20 al 26 settembre, potrà entrare gratis al PalaFantozzi per la prima gara di campionato, prevista per il 10 ottobre. Per entrare al palazzetto basterà mostrare il Green Pass e l’attestato di avvenuta vaccinazione nell’hub orlandino agli addetti all’ingresso.
«Abbiamo accolto l’invito dell’Ufficio Commissariale – dichiara il presidente Enzo Sindoni – perché riteniamo sia giusto tornare a supportare la propria squadra in tutta sicurezza. Ma le iniziative non finiranno qui. L’Orlandina ha bisogno del suo pubblico e il suo pubblico vive per l’Orlandina. Vacciniamoci per la nostra comunità».
Soddisfatto il commissario per l’emergenza Covid-19 di Messina Alberto Firenze, che ha sottolineato: «Si tratta di un’iniziativa che stiamo promuovendo per incentivare la campagna di vaccinazione, avendo come testimonial importanti protagonisti del mondo dello sport. L’Orlandina Basket ha subito aderito, dimostrando grande disponibilità e attenzione ad un tema che riguarda la salute di tutti ed è essenziale per riprendere le attività anche sportive in sicurezza. Facciamo un appello a tutti i tifosi affinché si vaccinino al più presto per ritornare a tifare la propria squadra senza dover temere per l’incolumità di sé stessi e dei propri familiari».