L’Orlandina affronta Veroli con un occhio a Torino. Sindoni jr: “Lotteremo per una posizione importante”

La panchina dell’Upea Orlandina

L’Upea Orlandina ha ormai archiviato l’eliminazione subita in semifinale di Coppa Italia ad opera dell’Angelico Biella, team che poi ha vinto il trofeo nella finale contro Trento e si rituffa in pieno clima campionato, principale obiettivo della formazione allenata da Gianmarco Pozzecco, attualmente in lizza per uno dei primi tre posti della graduatoria. La squadra ha ripreso a lavorare alacremente in vista del prossimo impegno, il venticinquesimo, contro l’ostica Veroli, formazione battuta all’andata ma capace nella sua storia di vincere per ben due volte al PalaFantozzi (la prima volta in B1 e poi lo scorso anno). Il rebus della vigilia rappresentato dalle condizioni fisiche dell’ala pivot Dominque Archie si è sciolto in modo positivo e questo fa tirare un grande sospiro di sollievo a tutto l’ambiente paladino che ormai conosce l’importanza che il giocatore americano riveste nell’economia di gioco della formazione biancoazzurra.

Intervista a Dominique Archie

Di questo e del particolare momento di stagione ha parlato il direttore sportivo dell’Orlandina Giuseppe Sindoni, autentico scopritore di talenti in giro per il mondo. La prima disamina del giovane dirigente riguarda l’esperienza maturata in Coppa: “Si è appena conclusa certamente un’esperienza positiva ed un onore per tutta la nostra società. Probabilmente nella scelta della location di Rimini andavano messe in preventivo le poche presenze ma l’evento è stato ben organizzato con tante iniziative collaterali. Tantissime sono state le attività a contorno, come la scuola di tifo che ha accomunato giocatori come Fultz e addetti ai lavori come il “Poz”, destinata all’insegnamento ai bambini dei sani principi e valori dello sport. Molto positivi anche i concerti e l’All star game femminile. Dal lato prettamente sportivo era una sorta di playoff di metà stagione e credo che il campo abbia rispettato appieno i valori con Biella che ha meritato per l’energia profusa in campo. Noi siamo soddisfatti del cammino svolto, considerato che non abbiamo avuto quasi mai Archie, ad eccezione dei primi quattro minuti di gioco della sfida dei quarti contro Agrigento”.
L’ex dirigente di Brindisi parla dell’importanza rivestita dal giocatore americano nei meccanismi di squadra: “La sua assenza è stata per noi un macigno. Siamo una squadra che abbisogna di tutti i titolari, in attacco giochiamo bene e non forziamo mai un tiro. Posso dire che il ragazzo ha svolto la doppia seduta odierna e quindi con Veroli sarà regolarmente in campo”.

Il DS Giuseppe Sindoni insieme a Gianmarco Pozzecco

Veroli è un team molto apprezzato dalla società di via Beppe Alfano e le parole di Sindoni non sono affatto di circostanza: “E’ una squadra che stupisce non tanto per il talento, che comunque ne dispone ma per l’organizzazione di gioco corale. Tutti i giocatori laziali vanno in un’unica direzione e la dedizione e la continuità è massima. Forse non sono nel loro migliore momento come lo è stato il girone d’andata ma è forte abbastanza per centrare uno dei due ultimi posti utili per i playoff. Domenica dovremo essere bravi a giocare ai nostri ritmi ed imporre la nostra pallacanestro. Mi spetto una gara tirata con un finale punto a punto. I tifosi sanno che sono il nostro sesto uomo e ci possono spingere al sogno playoff”.
In ultima analisi spazio ai tanti scontri diretti che nelle ultime sei giornate di campionato definiranno la graduatoria del torneo, a cominciare dalla supersfida di domenica tra le altre due battistrada, Torino e Trento. “Non posso sbilanciarmi in un senso o nell’altro. Se vince Trento (che ha definito l’ingaggio del cavallo di ritorno santa rossa, ndc) può prendere un vantaggio consistente, se vincerà Torino potremo ritrovarci tutti appaiati in vetta. Di certo noi dobbiamo battere Veroli ed una delle due perderà punti. Sappiamo che d’ora in avanti ci saranno tanti scontri diretti in classifica (il 30 marzo Trento farà visita all’Orlandina, ndc). Da dietro occhio alla risalita di Biella, che ha un ottimo calendario e Verona. Siamo comunque nelle condizioni che il destino dipenda esclusivamente da noi, una posizione importante è raggiungibile, mentre con un cammino normale puoi anche ritrovarti fuori dalle prime quattro”.

Il Basket Veroli, prossimo avversario dell’Upea

Daniele Straface

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