La vittoria contro il Messina allo “Scida” ha consentito al Crotone di mettersi alle spalle due sconfitte consecutive. Eppure il tecnico rossoblù Emilio Longo, in sala stampa, ha sottolineato alcuni aspetti del match che non gli sono piaciuti: “La partita è stata discreta, non eccellente. Come al solito dopo il vantaggio, senza che la squadra avversaria cambiasse piano gara, non si vedono la stessa consapevolezza e il coraggio di quanto stavamo facendo prima. Devo capirne le motivazioni, è un difetto da correggere”.
“Mi è piaciuto lo spirito di sacrificio, giusto menzionare Oviszach, ma l’intera squadra ha fatto la fase di non possesso palla, provando ad essere sempre presente nei duelli. Anche gli attaccanti esterni ci hanno dato una grossa mano e lo scambio nel centrocampo, tra due e tre, ha prodotto un buon risultato. Dobbiamo lavorare, la squadra ha bisogno di maturare e avere certezze, però sono altrettanto soddisfatto perché avevamo bisogno di un’iniezione di energia positiva e nel calcio, anche se io sono cultore della prestazione, il risultato riempie di gioia più che altre cose. Attraverso questa vittoria dobbiamo continuare a lavorare sodo”.
“Il risultato fa tanto la differenza e consente di ricevere complimenti – analizza Longo, rendendo merito alla prova del Messina – ma nei dati le due squadre sono state tendenzialmente paritarie. I tiri nello specchio e fuori sono stati gli stessi, loro hanno battuto più angoli. Noi siamo stati bravi in alcune situazioni ma non siano stati probabilmente dominanti, su questo dobbiamo crescere. La squadra deve portare i 20 minuti iniziali a diventare 70-80, demolendo gli altri non con la presunzione ma con l’identità. Se faccio 20 minuti e poi mi spengo a conservazione, non per la forza degli altri, non mi piace. L’abuso del gioco al portiere, andando anche a 50 metri, non è quello che richiede l’allenatore, in quel modo non è costruzione del basso. Non penso che abbiamo fatto una prestazione migliore rispetto alla gara contro il Trapani, anche per i valori in campo. Lì non meritavamo la sconfitta, mentre questa volta abbiamo raccolto di più, il 2-0 è sicuramente eccessivo”.
Il calo tra primo e secondo tempo teme sia una ormai costante che richiede immediati correttivi: “Devo capire bene che succede, ad inizio ripresa c’è tendenzialmente sempre un blackout e ci poteva costare caro. Loro hanno chiesto un calcio di rigore, poi c’è stato subito l’angolo, quindi dobbiamo lavorare su quello. Quei 15′ di intervallo mi pare abbassino troppo l’attenzione della squadra”.
La prodezza di Silva ha chiuso i giochi: “Ha fatto un gol meraviglioso da esterno, dobbiamo fare delle considerazioni sulla sua posizione ideale. Quando si apre è quasi devastante, invece da intermedio ha toccato meni palloni”.