Nella giornata perfetta del “D’Ippolito” ci ha messo la sua firma con una doppietta, ma Sebastiano Longo ha fatto molto di più che infilare per due volte la porta del Lamezia. Ha giocato da leader tecnico e morale di una squadra che contro una delle big del torneo ha dimostrato di credere fortemente nel calcio che propone e professa Pasquale Ferrara. L’immeritata sconfitta contro l’Acireale nella gara d’esordio poteva scalfire qualche certezza, invece l’Igea Virtus è ripartita proprio da quella prestazione, sfoggiando la cattiveria negli ultimi 16 metri che non si era vista contro i granata. A farne le spese è stata la squadra di Vanzetto, superata con un pesante 0-4.
Longo, dai microfoni di “Casa Igea”, si gode la vittoria ma guarda già al match di mercoledì contro il San Luca: “Abbiamo fatto una grande partita. Conoscevamo la forza del Lamezia, l’abbiamo preparata molto bene e concretizzato tutte le palle gol create. Sono contento per la doppietta ma la gloria personale non mi interessa: segnare o fare un assist per me è uguale, conta il bene della squadra e l’importante è che arrivino i punti. Il primo gol? Sono un giocatore tecnico, mi alleno tanto nel dribbling e nella conclusione da fuori area: domenica è andata bene e speriamo di ripeterci”.
Il San Luca è allenato da un idolo igeano come Giovanni Baratto, ma Longo non intende fare sconti: “È una squadra tosta. Quando hai un giorno e mezzo per preparati è difficile: più che altro punti sull’aspetto mentale e non soltanto tecnico o tattico. Vorrà fare punti, come noi ambisce a salvarsi. Giochiamo in casa e dobbiamo fare una bella partita e concretizzare le occasioni che ci capiteranno, esattamente come avvenuto a Lamezia. Baratto qui a Barcellona ha fatto la storia: non lo conosco come allenatore ma sicuramente verrà qui a dare battaglia”.
Per l’attaccante barcellonese comunque la squadra è già proiettata alla prossima sfida: “C’è un gruppo sano, sempre con il sorriso. Ci aiutiamo: nonostante le difficoltà affrontate in Coppa Italia ad Agrigento i nuovi si sono ambientati subito. Il gruppo ha qualità, non ci abbattiamo dopo le sconfitte e non ci esaltiamo dopo le vittorie. Barcellona è una piazza importantissima, mi piacerebbe rimanere e fare cose importanti. Per gli under è l’ideale: io ci sono passato e ho fatto bene, l’Igea è seguita e la passione e il calore dei tifosi sono note”.
