Venerdì 19 luglio alle ore 20, allo Stadio Comunale “Marco Salmeri”, si svolgerà alla presenza di cittadini e tifosi la cerimonia di scopertura della targa commemorativa, offerta dall’Amministrazione comunale e presentata dal sindaco Pippo Midili e dell’assessore allo Sport Antonio Nicosia, per i cento anni dalla fondazione della struttura originaria.
Sarà possibile visitare dalle 20 fino alla mezzanotte il Museo della Ss Milazzo curato da Luciano La Rosa. Ai visitatori del Museo sarà donato un piccolo gadget a ricordo della cerimonia. Sarà inoltre allestita, ai bordi del rettangolo di gioco, una mostra di antichi cimeli originali che farà da sfondo al lancio dell’ultimo libro di Massimo Tricamo, un volume che ripercorre i primi decenni di storia dello sport milazzese. Il libro sarà pubblicato nel fine settimana sul sito del Comune, da cui potrà essere scaricato gratuitamente in formato pdf.
L’apertura del Museo della Ss Milazzo sarà riproposta sabato 20 luglio dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 24, dunque ancora una volta in notturna, proprio come nella due giorni inaugurale del Velodromo “Nino Cumbo”, che nelle sere del 19 e 20 luglio 1924 regalò ai milazzesi emozioni uniche grazie agli altri assi del ciclismo. Una targa per commemorare il primo centenario del più antico impianto sportivo comunale, nato come velodromo nell’arenile antistante la Grotta di Polifemo e poi convertito in campo di calcio.
L’iniziativa, promossa dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la Ss Milazzo e la Società Milazzese di Storia Patria, intende celebrare oltre un secolo di sport a Milazzo, che grazie alle avvincenti competizioni del Velodromo “Nino Cumbo” ospitò tra il 1924 e il 1927 i mostri sacri del ciclismo internazionale, dal “campionissimo” Costante Girardengo ad Ottavio Bottecchia, venuto a Milazzo all’indomani della conquista del Tour de France: fu il primo italiano ad aggiudicarsi la maglia gialla.
Nel 1931 la pista ciclistica avrebbe ceduto il posto ad un campo di calcio e agli allenamenti di atletica leggera. Il Circolo Giovanile Sportivo, che organizzava quelle avvincenti competizioni ciclistiche, passò così il testimone alla Società Sportiva Milazzo, fondata nel 1930 da Giovanni Impallomeni e rifondata sette anni dopo dal giornalista Peppino Isgrò, che nel 1938 avrebbe conquistato con il Milazzo Calcio l’ambitissima Coppa Sicilia, mentre i fratelli Romano gareggiavano sulle migliori piste di atletica siciliane.