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Messina

Lo sport e la tecnologia: un’alleanza sempre più stretta e necessaria

La tecnologia recita oggi un ruolo di primaria importanza nella nostra vita. È fondamentale, ad esempio, per il mondo del lavoro, la sanità, la pubblica amministrazione e la scuola. Allo stesso tempo la tecnologia è entrata a capofitto in quasi tutti gli sport, compreso il calcio, che fino a qualche anno fa rifiutava categoricamente il suo utilizzo.

Carbonaro
Carbonaro del Fc Messina nel corso del riscaldamento con la pettorina per i dati Gps (foto Giovanni Chillemi)

La tecnologia, ad esempio, ha migliorato gli sport a vantaggio dello svolgimento dei tornei, così come delle attività degli allenatori, dei giocatori e anche dei tifosi. Nel calcio, ad esempio, i vari sensori giocano un ruolo enorme in tutte le partite, dall’allenamento all’analisi della temperatura del campo. Molti calciatori indossano pettorine Gps per tracciare e misurare le loro prestazioni sulle metriche di analisi del campo. Nella maggior parte dei casi, vengono registrati e analizzati dati come la distanza totale, la velocità massima, il numero di sprint e la potenza delle prestazioni di gioco.

Ma dove entra in gioco l’elettronica? All’interno dei dispositivi Gps ci saranno sensori che si affidano a trasmettitori e ricevitori per registrare e trasferire i dati. I trasmettitori e i ricevitori sono dispositivi elettronici che manipolano l’elettricità con conseguente trasmissione di dati attraverso l’atmosfera. Un trasmettitore è costituito da un oscillatore che crea una frequenza d’onda portante Ac.

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Le heat map con le zone di campo più coperte da un calciatore

Per non parlare del Var, l’assistente video che esamina le decisioni prese dal capo arbitro. La tecnologia all’avanguardia incide sulle decisioni del Var che la Lega utilizza per monitorare le partite e valutare i propri ufficiali di gara. Molti dispositivi elettronici come telecamere, display a Led, sensori e trasmettitori compongono le decisioni Var e gli annunci delle partite. Le telecamere giocano un ruolo enorme nelle esperienze dei tifosi allo stadio e nelle trasmissioni da casa. I progressi come la tecnologia di trasmissione migliorata di replay istantaneo hanno reso facile per i tifosi e gli allenatori valutare i giocatori e i potenziali falli.

Non solo, il replay istantaneo ha accelerato il ritmo delle partite, assicurando che ogni giocatore partecipi alla gara correttamente e migliorando l’esperienza dei tifosi. La tecnologia ha migliorato lo sport anche in un ambito molto discusso come quello del doping, aiutando la World Anti-doping Agency – l’agenzia mondiale preposta a sconfiggere il problema del doping – ad affinare le tecniche dei drug test raggiungendo risultati sbalorditivi. Oggi infatti, con le recenti tecniche antidoping, sport come il ciclismo e l’atletica sono tenuti sotto controllo in modo quasi totale grazie soprattutto alla possibilità di fare test anche a posteriori e sanzionare così quegli atleti che hanno utilizzato farmaci illeciti anche nel passato.

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Lo sport è sbarcato nelle case di milioni di spettatori

Non solo gli sportivi, ma anche i tifosi hanno beneficiato dei vantaggi della tecnologia. Questa, infatti, ha avvicinato notevolmente i tifosi ai club grazie ai social, senza dimenticare poi la fruizione degli eventi che ormai sempre più spesso avviene in streaming online grazie ad app e siti che hanno acquistato i diritti di trasmissione. Calcio e social network, insieme, non fanno soltanto rumore, ma generano soldi, molti. Numeri da capogiro che impongono una crescita di responsabilità da parte di chi gestisce questo business.

È il caso di Cristiano Ronaldo, re grazie a 124 milioni di follower su Instagram, 122 su Facebook e 72 su Twitter. Nel “lontano” 2009, un’era geologica fa per il web, fu proprio il portoghese ad essere tra i primi calciatori ad aprire un account social. Cifre con cui può competere Neymar, che lo insegue nella classifica dei calciatori più seguiti. Secondo uno studio pubblicato da Le Parisien un suo post può arrivare a valere 459mila euro, l’equivalente di uno spot durante la finale di un Mondiale. Secondo una stima dell’agenzia Blinkfire, nei soli 31 giorni di gennaio, il numero 10 del Psg avrebbe incassato 34 milioni di euro grazie a 70 messaggi pubblicati sui social.

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I social network sono una miniera d’oro e consensi per gli sportivi

Inoltre dal comportamento dei calciatori sui social network si può dedurre, prima dei tweet ufficiali delle squadre coinvolte nella trattativa, il passaggio di un giocatore da un club all’altro. Un po’ per alimentare la suspence che giova all’engagement della pagina, un po’ perché sono pur sempre uomini in carne ed ossa che provano l’emozione di iniziare una nuova avventura. Infine non possiamo dimenticare il settore che coinvolge le scommesse sportive. Sono tanti gli appassionati a cui piace puntare sugli eventi sportivi ed in generale i giochi online con bonus immediato senza deposito. Insomma una rivoluzione che ha cambiato profondamente il mondo dello sport e che, probabilmente, lo ha migliorato e non di poco.

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