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Lo Monaco: “Senza voto palese dissenso più netto. Chiediamo nuova governance”

Il presidente del Messina Pietro Lo Monaco si conferma tra i principali sostenitori di un profondo rinnovamento degli attuali vertici della Lega Pro. Raggiunto telefonicamente al termine della seduta fiume di Firenze, il massimo dirigente peloritano ha tenuto ad evidenziare la portata storica di quanto è avvenuto in Toscana: “È stata una giornata abbastanza delicata. Per la prima volta dopo tanti anni c’è una netta spaccatura. Il dissenso nei confronti dell’attuale gestione si è fatto dirompente e vi è chiaramente un atto di sfiducia nei confronti di chi ha gestito finora la terza serie professionistica. La voglia di cambiare da parte dei presidenti è sempre più forte”.

Il pallone ufficiale della Lega Pro
Il pallone ufficiale della Lega Pro

29 club su 60 hanno lasciato i lavori per protesta, dopo l’elezione a consigliere federale dell’attuale presidente della Vigor Lamezia Claudio Arpaia: “È un uomo vicino a Macalli ed a chi per lui – evidenzia il patron dell’ACR– Fa parte di un modo di fare calcio caratterizzato ancora da promesse che poi lasciano tutto inalterato. Politiche bieche che non possono avere il nostro appoggio”.

Lo Monaco è convinto che il dissenso sia in realtà ancora più netto di quanto ha potuto fotografare il responso odierno: “Vi è stata una votazione palese e quindi molte società, per paura di prendere posizione in maniera ancora più netta, probabilmente hanno votato diversamente rispetto a quello che pensavano in realtà. Ritengo che i club contrati alla linea Macalli possano essere tranquillamente fra i 36 ed i 37. E comunque anche 29 rappresentano un numero elevatissimo, che la dice lunga”.

Mario Macalli è l'attuale presidente della Lega Pro. Ma Lo Monaco ed altri 28 presidenti chiedono nuovi vertici per la terza serie
Mario Macalli è l’attuale presidente della Lega Pro. Ma Lo Monaco ed altri 28 presidenti chiedono nuovi vertici per la terza serie

Il Messina è tra le 13 società che hanno richiesto apertamente un cambiamento: “Siamo in prima linea – rimarca il presidente del club siciliano – Abbiamo richiesto attraverso la firma autenticata di indire una nuova Assemblea finalizzata proprio a designare una nuova governance. Non penso però ad una mia eventuale candidatura. Non si è capito che qui è in ballo il futuro della Lega Pro e del calcio italiano. Faccio un esempio: le proposte di riforma in discussione paventano per i prossimi anni un’ulteriore riduzione delle squadre, che passerebbero dalle attuali 60 fino a quota 36! Come se non bastassero le 108 società che hanno già lasciato questo campionato negli ultimi anni”.

Lo Monaco domenica era anche presente al “Pinto” di Caserta, dove il Messina è stato sconfitto per 3-1: “Ho seguito dal vivo il primo tempo. La squadra stava tenendo il campo con autorità, ma l’uomo in meno ha alterato gli equilibri. Dobbiamo cercare di salvarci, sarà una lotta fino alla fine. Peccato avere lasciato tanti punti per strada, dobbiamo capitalizzare soprattutto le gare casalinghe”. Al San Filippo d’altronde sono in programma gli scontri diretti con Melfi, Ischia e Cosenza.

Corona e Grassadonia si agitano in panchina a Caserta
Corona e Grassadonia si agitano in panchina a Caserta

Il massimo dirigente rinnova la sua fiducia nel tecnico Grassadonia e nell’attuale gruppo e sembra escludere anche un eventuale ricorso agli svincolati: “Non ci saranno correttivi, anche perché la sessione di calciomercato che ci interessa si è già conclusa. Speriamo di potere centrare l’obiettivo salvezza, che per noi sarebbe equiparabile ad una vittoria del campionato”.

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