Considerato che nella sala stampa dello stadio San Filippo, nel post-derby, era il grande assente, abbiamo provato a contattare telefonicamente il patron del Messina Pietro Lo Monaco. Ovvio il nostro intento: ottenere un commento sull’inopinata retrocessione in serie D dei giallorossi, a 48 ore dalla disastrosa stracittadina con la Reggina. Serafica la risposta del massimo dirigente, in linea peraltro con quelle già date tante volte ai nostri microfoni in un triennio in cui i rapporti con la stampa cittadina non sono mai stati felicissimi: “Non ho niente da dire”.
Una risposta che peraltro non si discosta di molto da quella che ci saremmo aspettati alla vigilia. Inevitabile comunque una domanda su quello che accadrà da oggi o almeno dal 30 giugno in poi, se davvero a fine mese l’imprenditore originario di Torre Annunziata confermerà il suo disimpegno, annunciato a più riprese nel corso dell’ultima movimentata stagione… In fondo è quello che si chiedono gli oltre 5.000 messinesi che hanno seguito la sfida con gli amaranto dal vivo e che, una volta assorbita e metabolizzata almeno in parte l’amarezza per quanto è avvenuto, vorrebbero provare a digerire gli sfottò dei cugini d’oltre Stretto, concentrandosi su quello che sarà il destino della loro amata biancoscudata.
“Può darci almeno qualche indicazione sul futuro?” abbiamo insistito, invero con scarsa convinzione… “Zero” la laconica replica, alla quale è seguito, come tradizione quando si contatta Pietro Lo Monaco, l’abbassarsi della cornetta… A raccogliere un parere sul calciomercato nazionale e magari, a corredo qualche indicazione sull’ipotesi ripescaggio in Lega Pro o la paventata cessione della società, sempre che potenziali acquirenti abbiano maggiore fortuna dei giornalisti, sarà con ogni probabilità qualche testata nazionale, forse già nelle prossime ore. Noi siamo stati evidentemente poco fortunati… Pazienza, sarà per la prossima!