Il direttore generale del Messina Pietro Lo Monaco ha spiegato ai microfoni di Rtp la decisione di sollevare dall’incarico il tecnico Sasà Sullo: “È una scelta dolorosa ma è stato compiuto un errore di valutazione. Non cerchiamo colpevoli perché la società deve assumersi le proprie responsabilità. Le aspettative estive non hanno avuto riscontro. Ci ha preoccupato l’andamento al ribasso. È stato necessario dare una sterzata, che ci auguriamo sia efficace, un atto dovuto perché la squadra si è un po’ addormentata e seduta”.
L’ex dirigente del Catania riconosce che l’ex centrocampista giallorosso ha varie attenuanti: “Sulla bontà del tecnico continuo a giurarci, ma evidentemente ha pagato una serie di situazioni oggettive. Abbiamo iniziato la preparazione molto dopo rispetto alle altre e siamo la rosa più giovane del campionato. Quando costruisci una squadra hai bisogno di tempo, che a noi è mancato. Sembrava esserci una curva di crescita, che però si è bruscamente interrotta. Ma ci sono le qualità per superare questo momento”.
L’ex patron crede nella bontà dell’organico costruito in estate: “Questa squadra ha il quinto miglior attacco di tutti e tre gironi della serie C ma anche la peggiore difesa. Non sono arrivate risposte adeguate a momenti di difficoltà. Per ben cinque volte è andata in vantaggio e purtroppo non è mai riuscita a portare la vittoria a casa. Però ha forza, sostanza e sicuramente ottime potenzialità in ottica futura”.
La priorità è la salvezza diretta, distante appena tre punti con trenta gare ancora da giocare: “L’idea è mantenere la categoria, assestarci, crescere come insieme e poi in un prossimo futuro pensare ad obiettivi più competitivi, partendo da una buona base. Torniamo dopo tanto tempo tra i professionisti e dobbiamo disputare un buon campionato, conquistare una salvezza più agevole possibile e poi stare alla finestra in vista del futuro prossimo”.
Il nuovo allenatore Eziolino Capuano dovrà rivitalizzare dal punto di vista mentale una squadra che ha mostrato lacune soprattutto in difesa: “Dobbiamo crescere, prendere consapevolezza delle nostre qualità e fortificarci. Ci auguriamo che l’avvento del nuovo tecnico possa avviare un processo di miglioramento globale. Confidiamo in un pronto risveglio. Abbiamo un organico di valore, che deve migliorare e calarsi nella realtà della serie C, che non è semplice”.
Tra le note dolenti la perdurante frizione con il tifo organizzato, che resta fuori dallo stadio, non avendo condiviso proprio il ritorno di Lo Monaco: “Non abbiamo un tifo che partecipi alle gare in casa. Scelte che rispetto ma che di fatto ci privano di un sostegno che altrove hanno avuto. A Foggia c’erano 7mila spettatori, che sono stati decisivi, e noi non abbiamo assolutamente demeritato. Ma la rosa potrà invogliare la gente a venire al campo”.