A distanza di pochi mesi Messina e Cosenza si ritroveranno di fronte domenica al San Filippo. Si prolungherà quindi l’esaltante testa a testa che ha caratterizzato l’ultimo campionato di serie D, vinto dai peloritani proprio davanti ai rossoblu, che dopo un biennio di successi hanno però ottenuto il meritato salto di categoria attraverso un ripescaggio estivo, che ha comportato peraltro un consistente impegno economico. Nonostante il rinnovamento pressoché totale, i silani hanno iniziato nel migliore dei modi anche la nuova stagione, mentre i peloritani, dopo alcune inattese uscite a vuoto, sperano che la ripresa autoritaria giocata a Chieti possa essere il preludio alla risalita e rappresentare l’agognata svolta, che dodici mesi fa si concretizzò in quel di Palazzolo.
Catalano recupera il promettente Silvestri, che ha scontato un turno di squalifica, e l’esperto Bolzan, che si è finalmente lasciato alle spalle gli acciacchi delle ultime settimane, e si affida alla verve dell’ex Guadalupi, che con i suoi numeri consentì l’anno scorso al Cosenza di sopperire all’assenza del talentuoso Arcidiacono e con le sue invenzioni è destinato a traghettare il Messina verso la C unica. Di fronte a Lagomarsini dovrebbe ricomporsi il trio composto da Ignoffo, Cucinotta e Silvestri. In avanti dovrebbe essere riproposto il tandem formato da Chiaria e Corona, autori di tre reti a testa in questo primo scorcio di stagione. “Re Giorgio”, diffidato al pari di Ignoffo, è partito dalla panchina domenica scorsa in Abruzzo, proprio per evitare nuovi provvedimenti disciplinari ed un’eventuale assenza nel big-match della decima giornata. A centrocampo scalpita Quintoni, dopo il buon secondo tempo di Chieti. I giovani Guerriera e Piovi dovrebbero completare il reparto, affiancando gli esperti Bucolo e Guadalupi. Davanti alla difesa c’è anche l’alternativa rappresentata da Simonetti. Numerose le possibili varianti in corso d’opera, anche perché Ferreira, Lasagna e Gherardi non possono certo essere considerati dei semplici rincalzi.
Indisponibili lo squalificato De Bode e l’acciaccato Maiorano, il cui rientro è stato ancora una volta posticipato per via del nuovo fastidio al ginocchio accusato giovedì, che ha imposto cautela a staff tecnico e medico. Al 3-5-2 che ha ridato equilibrio e soprattutto consapevolezza nei propri mezzi ai giallorossi, i silani dovrebbero opporre uno spregiudicato 4-3-3, già visto all’opera nelle ultime due uscite ad Aversa e con il Foggia al “San Vito”. Cappellacci recupera il capitano Mosciaro, che ha appena interrotto un lungo digiuno dopo l’annata da record al piano inferiore, così come l’ex avellinese De Angelis, che ha avuto un giorno di permesso per un lutto in famiglia. I due dovrebbero comporre insieme ad Alessandro il tridente offensivo, con l’alternativa rappresentata da Calderini. In difesa Blondett contende la maglia da titolare a Pepe nel ruolo di centrale al fianco di Guidi. Sulle corsie esterne dovrebbero agire Mannini e Palazzi, quest’ultimo perno anche della Nazionale di San Marino. A centrocampo con il ritorno di Castagnetti dovrebbero esserci anche Meduri e Giordano, ma uno dei tre potrebbe rimanere fuori se dovesse essere riproposto il rientrante Bigoni, che la categoria la conosce a fondo dopo il triennio a Chieti.