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L’Italia cede di misura all’Ungheria. Sarà finale per il bronzo

Un grande Settebello è battuto in semifinale dall’Ungheria per 8-7 (3-1, 2-3, 1-1, 2-2) alla 31esima edizione dei campionati europei di pallanuoto, in svolgimento alla piscina Alfred Hajos di Budapest.  Gli azzurri cedono solo ad un gol di Denes Varga a 56 secondi dal termine; ma, seppur in salita (1-3, 3-5, 4-6), disputano una partita coraggiosa, a tratti entusiasmante, alla pari dei campioni del mondo sostenuti da oltre 7.000 tifosi.  Personalità, determinazione, fame. L’Italia dimostra di essere un gruppo già maturo malgrado il rinnovamento in corso. Gli azzurri non sono mai stati in vantaggio, ma hanno sempre ripreso i magiari (sul 3-3, sul 5-5 e sul 6-6) quando hanno allungato sul +2 e alla fine hanno prodotto occasioni per vincere. C’è mancato davvero poco e l’ottima prestazione del portiere Nagy è stata determinante. A segno per il Settebello Di Fulvio (1-1) in più, Figlioli (2-3) in più, il mancino Gallo in più (3-3) e sul primo palo dal perimetro (4-5), Giorgetti con un diagonale dal perimetro (5-6), Luongo in più (6-6), Aicardi in più (7-7).

Domenica, alle 18.30, l’Italia vice campione olimpica affronterà nella finale per il bronzo il Montenegro vice campione europeo e mondiale, sconfitto dalla Serbia 10-9 malgrado il vantaggio di 6-1.  Alle 20.30 la finalissima tra i campioni del mondo dell’Ungheria e i campioni d’Europa della Serbia, che già ad Eindhoven 2012 avevano battuto il Montenegro in rimonta conquistando l’oro continentale. Italia e Montenegro hanno pareggiato 6-6 nel girone preliminare, coi montenegrini passati primi per la migliore differenza reti generale.

Il ct Sandro Campagna
Il ct Sandro Campagna

LA CRONACA. L’Ungheria chiude sul 3-1 il primo parziale, sfruttando gli errori in superiorità numerica dell’Italia (1/5), e approfittando di alcune leggerezze difensive. Denes Varga apre le marcature dal perimetro a 2’12; Di Fulvio pareggia in superiorità numerica a 2’55; poi Szivos trasforma l’unico uomo in più magiaro a 3’52 e il mancino Madaras piazza il +2 (3-1) sullo stretto a 6’46. Pesano gli errori azzurri con l’uomo in più conclusi da Giorgetti (0/1 e 1/3) e Di Fulvio (1/4, 1/5) e fermati dall’esaltato Nagy. Nel secondo tempo l’Italia si muove di più; elude la difesa aggressiva dell’Ungheria con tagli e, a volte, prova a creare spazi col doppio centro. Nei primi quattro minuti Figlioli mette dentro il sesto uomo in più (2/6); il mancino Gallo sorprende Nagy sul primo palo per il 3-3 e la difesa regge l’urto di due inferiorità numeriche. Nelle tre successive, però, paga dazio a Hosnyanszky (2/4) e Daniel Varga (3/6) a 7’26 per il +2 (5-3) probabilmente in fuorigioco. Gallo, sulla sirena, trasforma la settima azione in più e riduce lo svantaggio con un rapido tiro a schizzo per il 5-4. Gli azzurri appaiono più concreti in superiorità numerica. Nelle prime azioni del terzo parziale la palla non raggiunge i centri. Poi Nagy ferma Figlioli in superiorità numerica (3/8), Hosnyanszky invece pulisce il sette per il 6-4 (4/7) a 5’50. Ma l’Italia è sempre lì e prima accorcia con un’invenzione di Giorgetti – che si stacca dal difensore e incrocia dal perimetro a 7’06 (6-5) – e poi pareggia con Luongo a 4’11 del quarto tempo in superiorità numerica (4/10). In precedenza due errori magiari e uno italiano con l’uomo in più. Hosnyanszky riporta avanti l’Ungheria a 4’54 con un fortunoso tap-in al termine della decima superiorità numerica (5/10). Nagy ferma una beduina di Aicardi, ma non può nulla sul tocco sottomisura che porta l’Italia sul pari (7-7) e sul 5/11 con l’uomo in più a 5’57.  La partita è bloccata. Bellissima. Entrambe le squadre possono vincere. La indirizza Denes Varga che, con un numero di prestigio su tiro diretto, elude la difesa di Gallo sul perimetro e supera Tempesti sul primo palo a 7’04 (8-7). Sconfitti, ma già grandi. (tratto da Federnuoto.it)

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