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Liprino: “La riapertura dello stadio è fondamentale per il RoccAcquedolcese”

In casa RoccAcquedolcese è tempo di bilanci, al termine di una stagione soddisfacente. Il raggiungimento dell’obiettivo di inizio anno, arrivato virtualmente a sei-sette giornate dal termine, ha condizionato le ultime prestazioni e di conseguenza i risultati dei ragazzi di mister Palmeri, che hanno incontrato nell’ultimo periodo soltanto squadre ancora alla ricerca di punti importanti e quindi più determinate e concentrate.

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Il difensore del RoccAcquedolcese Costatino Chidichimo

Il presidente Nino Liprino ha evidenziato il grande valore delle avversarie sui canali social del club: “Il mantenimento della categoria è sembrato semplice soltanto perché si è partiti bene, ma in realtà è stato tutto molto complicato. Noi siamo una piccola realtà e le valutazioni vanno fatte pensando al contesto in cui ci siamo trovati. Nel nostro girone c’erano squadre come Igea, Siracusa, Modica, Milazzo e Leonzio, che hanno alle spalle campionati di Serie C, Comiso, Due Torri e Palazzolo, che hanno disputato tanti campionati di Serie D, e tutte le altre abituate al campionato di Eccellenza”.

Non sono mancati i disagi legati alle strutture: “Dal punto di vista logistico abbiamo avuto qualche difficoltà, con il campo di Rocca disponibile per gli allenamenti soltanto dalle ore 19 in poi. Con qualche partita disputata a Sant’Agata e con allenamenti altrove quando il campo di Rocca era oggetto di interventi al terreno di gioco. Siamo stati costretti a trasferte lunghissime e costose (siamo la società che ha fatto più chilometri di tutti). E non ultimo, il ‘problema’ della tifoseria. Purtroppo per gli amici di Acquedolci, soprattutto i ragazzini, raggiungere Rocca la domenica subito dopo pranzo è fastidioso, mentre non siamo riusciti a coinvolgere il pubblico di Rocca. Tre anni fa si era partiti con tutte le buone intenzioni, ma da subito ci siamo resi conto che sarebbe stato difficile”.

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Una fase del derby tra RoccAcquedolcese e Jonica

Liprino sottolinea come Rocca di Caprileone non abbia mai seguito con partecipazione la nuova realtà: “L’allontanamento dalla società per motivi personali di personaggi storici quali Renato Germanotta, Pippo Frisenda e Sarino Rifici ha reso tutto più complicato. Da qui la disaffezione dei sostenitori locali, che pure avevano vissuto pagine calcistiche importanti, ma evidentemente non hanno mai sentito ‘proprio’ il nuovo progetto. I conseguenti mancati incassi hanno fatto il resto. Raramente si è riusciti a coprire le spese di funzionamento del campo. Per onestà intellettuale è giusto e doveroso ringraziare comunque l’ex assessore Alessandro Giacobbe, l’ex sindaco Filippo Borrello, l’attuale assessore allo sport Calogero Maniaci e il sindaco Bernadette Grasso, per la loro disponibilità e coerenza, poiché avendo avuto contezza del poco interesse dei propri paesani hanno continuato ad appoggiare la squadra, non facendo mancare mai la disponibilità e del campo e intervenendo quando sono stati chiamati in causa”. 

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La RoccAcquedolcese celebra il successo nel derby con la Nebros

Per limitare i disagi logistici sarà quindi fondamentale la riapertura dello stadio: “Un discorso a parte tra gli amici di Rocca lo meritano Salvatore Giacobbe e Ilaria Frusteri, il primo che da presidente onorario e da grande conoscitore di calcio è stato sempre vicino alla società dimostrando il suo attaccamento, dispensando consigli utili e facendo sentire il peso della sua esperienza, la seconda per aver svolto egregiamente il compito di segretaria della società con serietà e puntualità. Naturalmente diamo per scontato che anche dopo l’eventuale ‘trasferimento’ ad Acquedolci, il loro prezioso contributo non venga meno, anche perché hanno legato con tutta la dirigenza. Non è necessario aggiungere che il futuro di questa squadra passi necessariamente dalla consegna del “Latteri-Scaffidi”, senza il quale vengono meno i presupposti per andare avanti. Nell’ultimo periodo sembrerebbe che i lavori abbiano subito un’accelerata, cosa che mi lascia ben sperare”. 

Liprino ringrazia infine staff e calciatori per la salvezza conquistata sul campo: “Vorrei ringraziare soprattutto lo staff tecnico (dei grandi professionisti ma soprattutto dei grandi uomini) che hanno fatto un lavoro straordinario in condizioni non facili, e me ne scuso a nome di tutti, e i calciatori che hanno fatto parte di questa annata comunque storica. Per il nostro paese mantenere l’Eccellenza senza mai realmente rischiare nulla è un risultato straordinario, soprattutto nel campionato più difficile degli ultimi anni, a differenza del passato in cui si partiva sapendo di essere salvi. Siamo abituati a conquistare tutto sul campo ed è per questo che sono orgoglioso”.

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