“Sono convinto che conquisteremo tutti i punti necessari alla salvezza”. Per Roberto Curasì, de L’Iniziativa San Piero Patti, è questo l’esordio a pochi giorni dal nuovo campionato di Promozione. In questa intervista, infatti, il direttore tecnico analizza tutte le mosse della propria squadra e, a scanso di equivoci, non evita giudizi forti e polemiche verso chi ne ha già rivolte all’indirizzo della sua squadra. Ma, guardando a ciò che è stato fatto prima del campionato, Curasì parte dall’analisi del progetto tecnico appena messo in piedi.
“Abbiamo cambiato molto in estate, con un progetto in testa –spiega – che ci obbliga a puntare su gente che può allenarsi in maniera costante. E’ stato dunque necessario uno sfoltimento della rosa, che abbiamo colmato con sole due – tre pedine senior. Nel contempo abbiamo fatto molto di più su un comparto juniores che si presentava ampiamente deficitario. In tal senso sarebbe stato impossibile disputare un buon campionato con soli quattro under, ma è anche chiaro che L’Iniziativa abbia voglia di crescere in casa i giovani, per durare nel tempo senza bisogno di rivoluzioni e con reali prospettive di crescita”. E quali sono i criteri che hanno dettato le scelte del dt? “La nostra è stata una campagna acquisti lineare,-afferma – considerato anche che abbiamo, prima di ogni altra cosa, circoscritto le spese in un budget ben preciso. Abbiamo deciso di puntare su oltre dieci juniores, di cui un solo classe ’96 ed due soli ’97, con lo scopo di identificare in loro il futuro di questa squadra. Abbiamo poi acquistato Curasì, difensore eclettico che può darci una mano in qualsiasi zona della difesa e l’ex Gioiosa Pietro Granata, ragazzo dalle ottime qualità che ha grandi margini di miglioramento sulla fase difensiva, mentre abbiamo colto l’ ottima occasione di aumentare il nostro potenziale offensivo con Matteo Serio, calciatore di indubbio valore.
In breve ho lavorato per garantire a mister Giuttari 2-3 alternative per ogni reparto. Ritengo, comunque, che la campagna acquisti non sia finita. Sono alla ricerca di un centrocampista di sicuro affidamento, che ancora non ho trovato sulla base di condizioni ragionevoli”. L’esordio stagionale ha visto comunque il Sinagra passare il turno con una doppia vittoria. “Non abbiamo passato il turno –commenta Curasì- perché sicuramente il Sinagra ha giocato meglio di noi. E’ una squadra costruita nel tempo, che mette in campo dinamiche di gioco ormai consolidate, che sa fare bene con soli 2-3 innesti per anno. La partita è stata comunque decisa dagli episodi e credo che entrambi i risultati siano stati larghi, in base a ciò che effettivamente si è visto in campo. Ripenso al cross di Onofaro che si è trasformato in un tiro imparabile, quindi in un gol spettacolare. Onore agli avversari, ma non mi demoralizzo affatto. Quanto al lavoro svolto -continua – sono soddisfatto. La squadra è partita nei tempi giusti, agli ordini di uno staff che credo di alto spessore tecnico. Penso ad esempio che i ragazzi stiano lavorando impeccabilmente, dal punto di vista atletico, come il prof. Basilio Arasi chiede e di ciò vediamo i risultati. Portiamo in campo metodi di allenamento che tanti non conoscevano, ma anche se pagheremo il carico di una preparazione di alta categoria, potremo disputare bene il nostro campionato. Gli obiettivi non si limitano alla salvezza in campionato, ma partono dall’idea che tutti i calciatori della nostra rosa debbano crescere sia dal punto di vista fisico, che tecnico, che tattico. Restano però i dubbi di alcune fonti di informazione, che vedono l’Iniziativa abbastanza indebolita rispetto alla scorsa stagione.
“Devo rammaricarmi tantissimo- afferma Curasì – per ciò che ci succede intorno, specie tra gli addetti ai lavori. Nell’analisi della partita, dato che si parla di calcio, sono abituato a notare tutte le palle gol costruite, a confrontare il gioco delle due compagini contrapposte, non altro. Mi meraviglia tantissimo constatare come un giornalista, soprattutto quando lo spazio destinato ad un articolo è risicato, possa destinarne la metà a considerazioni prive di ogni fondamento. Fantasie, insomma! Non credo sia giusto scrivere che Bongiovanni ha lasciato la squadra, se suda per questa dal primo agosto, fa sacrifici per smaltire un problema fisico e tornare presto a nostra disposizione. Non credo sia corretto scrivere lo stesso per Stefano Svezia, o tirare in ballo persone che non indossano questa maglia da gennaio. Perché dedicare 20 righe a tutto ciò senza essere presente alla partita? Giudicando una squadra come più debole quando non lo è affatto? Non mi è possibile tollerare queste parole, perché sono esagerate, mi fanno male e ledono gli intenti del nostro progetto. Invito chi si occupa de L’Iniziativa ad esserci più vicino, ad aggiornarsi, restando in linea su eventuali meriti e demeriti. In chiusura il direttore tecnico parla delle avversarie, a partire dalla prima: il Città di Mistretta. “Il Mistretta è da sempre una squadra molto calda –afferma-, difficile da affrontare, ma non vedo comunque squadre di basso livello a competere in questo campionato. Cominceremo dunque con quella che si dimostrerà una partita tipo lungo tutto il torneo. Dovremo dimostrare di essere cresciuti e poterlo fare ancora. Parlando ancora della Promozione, un plauso va fatto al Sinagra, per i motivi che ho citato prima ed alla Santangiolese, che si muove sulla sua stessa riga con una politica che evita le spese folli e si evolve negli anni. Credo, infine, che saranno Pistunina e Sant’Agata le più accreditate per la vittoria del campionato. Sono squadre che hanno avuto occasione di fare una eccezionale campagna acquisti e possono puntare in alto”