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L’incontro slitta a martedì 4. Stracuzzi: “Chiarezza o opteremo per un altro titolo”

Slitta ancora la data del faccia a faccia tra Lo Monaco ed i potenziali acquirenti. Inizialmente fissato per venerdì 31 luglio, si terrà invece soltanto martedì 4 agosto. A comunicarlo è direttamente Natale Stracuzzi, l’imprenditore messinese che sta tentando la proibitiva scalata all’ACR: “La riunione è stata rinviata ancora. L’aspetto prioritario è che ci vengano forniti i documenti – bilanci e nota integrativa – altrimenti si rischia soltanto di sprecare fiato. I debiti dovevano attestarsi sui 600.000 ma in realtà siamo già arrivati ad una cifra pari al doppio. E l’attuale presidente vorrebbe riservarsi una prelazione sui crediti della società…”.

Pietro Lo Monaco
L’attuale presidente del Messina Pietro Lo Monaco incontrerà Stracuzzi e soci soltanto il prossimo 4 agosto

L’unica speranza è quella di abbattere almeno in parte il passivo in questione: “I 600.000 € già asseverati con l’Agenzia delle Entrate sono stati rateizzati dal club in un arco temporale di cinque anni. Noi siamo disposti ad accollarci questo passivo ma proveremo magari a spalmarli su un periodo più lungo, anche perché per allestire una squadra vincente servirà almeno mezzo milione e potrebbero esserci altre sorprese dietro l’angolo”.

Dialogo aperto anche con il Comune: “Palazzo Zanca vanta 200.000 € di credito. Il sindaco Renato Accorinti ci ha garantito che ci darà una mano in tal senso ma al momento la cifra non muta. Vi sono infine esposizioni con calciatori, fornitori ed altri 105.000 € che sarebbero dovuti ad un ex socio…”. Qui Stracuzzi si blocca perché sulle singoli posizioni vige l’obbligo di “riservatezza” imposto da Lo Monaco.

Lo striscione contro Lo Monaco
La tifoseria organizzata ha già manifestato il suo disappunto esponendo uno striscione contro l’attuale proprietà

I continui posticipi sembrano allontanare la fumata bianca: “Evidentemente avranno i loro buoni motivi per prendere tempo… Noi abbiamo chiesto i nominativi di chi vanta dei crediti: proveremo a contattarli per trovare una soluzione che possa scongiurare dei contenzioni legali. La società dovrebbe però avere già presentato il bilancio. È legittimo non farlo ma così diventa impossibile vendere la società”.

Se l’attuale proprietà non sembra mostrare particolare trasparenza sui conti lo stesso si può dire della compagine subentrante, che non ha svelato i nomi dei principali imprenditori, alimentando scetticismo in città: “Noi abbiamo le forze per allestire una squadra competitiva in caso di serie D. In Lega Pro invece il progetto sarebbe destinato a svilupparsi nel tempo. Non si può certo avere la presunzione di puntare subito alla B, obiettivo che Messina potrà raggiungere fra tre o quattro anni”.

Arturo Di Napoli
Arturo Di Napoli è l’allenatore “in pectore” del Messina. Riuscirà davvero ad accomodarsi in panchina?

Stracuzzi è fiducioso perché negli ultimi giorni si sono fatti avanti altri imprenditori: “Qualche altro sponsor che vuole contribuire al nostro progetto, in primis commercianti ed imprenditori di città e provincia. Restiamo aperti anche alla Confcommercio, che aiuterebbe chi rileverà l’ACR ma non ha torto quando dice che fa un passo indietro di fronte all’attuale incertezza”.

La stagione agonistica è ormai alle porte: “I tempi per allestire una rosa sono strettissimi. Noi ci affideremmo a Di Napoli, che sarà l’allenatore. La mia carica di presidente invece non è scontata. Se poi non si materializzasse la Lega Pro non ci accolleremmo mai simili debiti per una D. Il Messina purtroppo è una scatola vuota, senza tesserati. Investendo meno del 50% di quanto stiamo discutendo si potrebbe acquisire un titolo sano. Pensare che ci era stato offerto quello della Tiger, che aveva le credenziali per un eventuale ripescaggio in D (il club di Brolo alla fine ha rinunciato anche all’Eccellenza, ndc). Ma noi eravamo concentrati sull’operazione ACR…”.

Se la trattativa dovesse arenarsi definitivamente sarà necessario un piano B: “Se si rivelerà impossibile l’acquisizione del club di Lo Monaco investiremo sul F.C. Messina di Nino Micali (la nuova denominazione assunta dalla Spadaforese è appunto quella di Forza Calcio Messina, ndc) che è in Promozione e ha chiesto il ripescaggio in Eccellenza”. Uno scenario da brividi per la tifoseria, ma che il calcio cittadino sia vicino all’anno zero è ormai chiaro da qualche settimana…

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