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Messina

L’implacabile Sforzini trascina il Palermo (2-0). Fc Messina bello ma spuntato

I peloritani escono a testa alta dal “Barbera”, perdendo un derby ben giocato. A regalare i tre punti ai rosanero è stato l’ex attaccante dell’Avellino, autore di una doppietta al 34′ all’89’. Contestata la prima marcatura per una sospetta carica su Marone. Non bastano la qualità di Coria, la generosità di Dambros e il rientro di Carbonaro. 

Il pre-partita I giallorossi non potevano presentarsi al cospetto della capolista in un momento migliore, considerato che dal cambio in panchina soltanto il Savoia ha fatto meglio di Giuffrida e compagni. Dopo aver scontato il turno di squalifica, Gabriele riprende il suo posto in panchina. Il gradito ritorno in casa giallorossa è quello di Carbonaro, che però non parte dal primo minuto. Rispetto alla gara col Biancavilla l’unica novità è rappresentata da Correnti, che prende il posto dell’infortunato Camara. Poi la coppia difensiva con Fissore e Domenico Marchetti, mentre Casella e Brunetti sono i terzini. In metto ci sono sempre capitan Giuffrida e Alessandro Marchetti, mentre Bevis e Correnti agiscono sulle fasce. In avanti spazio alla coppia d’attacco formata da Coria e Dambros. Prima della gara doveroso tributo in memoria della stella Nba Kobe Bryant.

Palermo
Come tradizione grande cornice di pubblico a Palermo (foto Eleven Sport)

La Cronaca Al 4’ grande chance per i rosanero: lancio per Floriano che brucia in velocità Brunetti e mette in mezzo un pallone invitante ma Sforzini manca l’appuntamento col gol. Scampato il pericolo, salgono in cattedra gli ospiti che al 9’ reclamano per una trattenuta (ai più sembrata evidente) in area ai danni di Fissore, dopo una punizione scodellata in mezzo da Alessandro Marchetti, ma per il direttore di gara è tutto regolare. E’ il momento migliore dei peloritani che sfiorano il vantaggio per tre volte nel giro di pochi minuti. All’11’ ci vuole un super Pelagotti per dire di no a Coria, che a pochi metri dalla linea di porta di testa batte a colpo sicuro su un cross di Bevis. Sul corner la sfera arriva a Fissore, che ancora di testa da ottima posizione manda a lato, sprecando una ghiotta opportunità. Al 17 bell’azione impostata da Bevis e continuata da Coria che serve Dambros pronto a battere Pelagotti, ma è miracoloso il recupero di Lancini, che nega la gioia del gol all’attaccante giallorosso. Al 22’ altro grande intervento di Pelagotti, su un diagonale di Dambros da ottima posizione. Al 28’ conclusione dalla distanza di Alessandro Marchetti, bloccata senza problemi. Al 34’ però arriva il contestato vantaggio dei rosanero. Marone cerca di agguantare la sfera in uscita ma la perde dopo uno scontro e arriva Sforzini per il più facile dei gol. Il signor Dario Di Francesco di Ostia Lido convalida nonostante le veementi proteste dei messinesi, che lamentano una carica ai danni dell’estremo difensore, protagonista comunque di un’uscita insicura. Il primo tempo premia oltre i propri meriti i rosanero, mentre la squadra di Gabriele può mangiarsi le mani per le tante occasioni sprecate ma anche per alcune decisioni del direttore di gara.

Sforzini
Sforzini firma la prima delle due reti (foto Eleven Sport)

Gabriele rompe subito gli indugi, lascia negli spogliatoi Fissore e si gioca la carta Carbonaro in coppia con Dambros e Coria a supporto. In difesa ci sono Casella, Domenico Marchetti e Brunetti per uno spregiudicato 3-4-1-2. Il ritmo è alto come quello della prima frazione di gioco, così come il clima. Floriano cade in area, chiede il rigore mentre il direttore di gara fa segno di alzarsi, mentre Giuffrida chiede il giallo per la simulazione dell’attaccante rosanero.  La gara però adesso è molto spezzetata, le fasi di gioco vero  sono poche ma gradevoli, caratterizzati da molti capovolgimenti di fronte e da un gioco maschio. Al 67′ Gabriele inserisce Quitadamo al posto di Dambros, ma l’assetto della squadra non cambia con il neoentrato che prende posto tra i tre di difesa, l’avanzamento di Casella sulla fascia e Bevis in attacco. All’84’ grande chance per gli ospiti, Bevis entra in area e serve un pallone delizioso a Carbonaro dentro l’area piccola, ma arriva il provvidenziale anticipo del solito Lancini. Poco dopo serie di batti e ribatti, ci prova Carbonaro prima e Coria poi, ma la conclusione dell’argentino viene bloccata da Pelagotti. All’89’ l’ennesimo  episodio che manda su tutte le furie i giallorossi e fa calare il sipario sul match. Il direttore di gara non ravvisa il falloso in un intervento ai danni di Coria, parte il contropiede rosanero con Ficarotta che serve a Sforzini il più facile dei palloni da spingere in rete per il definitivo 2-0. Anche in questo caso gli ospiti pagano amaramente un’ingenuità. Gli animi si fanno sempre più caldi, anche perché durante i festeggiamenti del gol qualche giocatore della panchina palermitana deve aver rivolto qualche parolina di troppo a Marone, che non la prende bene. Finisce dunque con i 17mila del “Barbera” in festa per tre punti sofferti, ottenuti con esperienza e scaltrezza, che avvicinano la squadra di Pergolizzi al ritorno in Serie C. Il Fc esce a testa alta avendo di che recriminare per un arbitraggio che per lunghi tratti si è dimostrato confuso e inadeguato, ma anche per le tante, troppe, occasioni sprecate sullo 0-0. Il Giugliano aggiancia al terzo posto i peloritani, che adesso devono difendere l’attuale +3 dall’Acireale. Si annuncia una volata combattuta, con Coria e compagni attesi da altri tre scontri diretti con Giugliano, Savoia e gli stessi acesi, dopo l’insidioso match interno con il Nola.

Coria
Coria di testa va a un soffio dal vantaggio (foto Eleven Sport)

Il Tabellino. Palermo-Fc Messina 2-0
Marcatore: 34′ e 89′ Sforzini
Palermo: Pelagotti, Peretti, Lancini, Crivello (85′ Mauri), Accardi, Langella, Martin, Kraja (55′ Ambro), Floriano (72′ Ficarotta), Sforzini, Felici (55′ Silipo). A disposizione Fallani,  Rizzo Pinna, Marong, Cangemi, Florio. Allenatore Rosario Pergolizzi.
Fc Messina: Marone; Casella (84′ Miele), D.Marchetti, Fissore (46′ Carbonaro), Brunetti; Bevis, Giuffrida, A.Marchetti (86′ Geran), Correnti; Coria, Dambros (67′ Quitadamo). A disposizione Aiello, Aprile, Falco, Fernandez,  Santapaola. Allenatore Ernesto Gabriele.
Arbitro: Dario Di Francesco di Ostia Lido.
Assistenti: Andrea Zezza di Ostia Lido e Massimiliano Starniti di Viterbo.
Note – Spettatori: 16.998 tra paganti e abbonati. Ammoniti: Brunetti (F), A. Marchetti (F), Kraja (P), Accardi (P), Sforzini (P), D. Marchetti (M), Ficarotta (P). 

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