La formazione maschile dell’Handball Messina è tornata con una sconfitta (28-23) dal “PalaNitta” di Catania e abbandona, così, in via definitiva le speranze di primato, con il vertice della classifica ormai troppo lontano ad un turno dalla conclusione del torneo di serie B regionale. I ragazzi allenati da Tommaso D’Arrigo, pur non giocando al meglio delle proprie possibilità, nella prima parte del match si trovano sempre avanti nel punteggio e vanno negli spogliatoi sopra di una lunghezza (11-12).
Nella ripresa, spinto anche dal calore del pubblico di casa, la Pgs Risurrezione prende il largo grazie alla tripletta di Enrico Zaia, che porta il “sette” etneo sul temporaneo 21-17. L’Handball Messina prova più volte a ridurre il gap e a ribaltare il risultato per ottenere quel successo che consentirebbe di giocarsi il tutto per tutto nell’ultima giornata contro l’Aetna Mascalucia. Gli sforzi della squadra peloritana non servono però a nulla, perché gli uomini di Vito Santangelo mantengono il vantaggio e arrivano al fischio finale della sirena a + 5 (28-23).
La delusione per la sconfitta subita non cancella la soddisfazione di D’Arrigo per l’ottima stagione dei suoi ragazzi: “Prestazione mediocre, ci è mancata la giusta cattiveria nei momenti più importanti del match e i nostri avversari hanno vinto con pieno merito. Probabilmente siamo arrivati in campo un po’ appagati per quello che avevamo già fatto e ottenuto, visto che la promozione era cosa fatta già da diverse settimane, e quando trovi davanti una squadra tonica, motivata e per lo più supportata dal calore dei propri tifosi rischi di perdere. Abbiamo difeso male, senza collaborazione tra i vari reparti e anche l’attacco, dove ci sono mancate soprattutto le reti di Francesco Costarella, non ha girato a dovere. E’ chiaro che potevamo fare di più, anche perché vincendo avremmo poi giocato una vera e propria finale sabato prossimo davanti al pubblico di casa contro l’Aetna Mascalucia. Ma a questo gruppo – conclude il tecnico dell’Handball Messina – non potevo e non posso chiedere di più, perché durante la stagione ha dato tutto e giunti a fine campionato, dopo ventuno gare in sei mesi, ci sta che le batterie siano un tantino scariche”.
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