Da una gara casalinga all’altra, da un episodio dubbio ad almeno altri due casi contestati, sempre a sfavore del Messina. Dopo la rete annullata a Ragusa nel match casalingo con il Picerno, non si spegne l’eco per quanto accaduto contro il Crotone. Ad intervenire ai nostri microfoni è ancora l’ex arbitro Bruno Giaquinto, oggi commentatore televisivo sull’emittente campana Tele Club Italia, dove analizza i casi più controversi, che avvengono soprattutto nelle categorie superiori.
Sul contatto Tribuzzi–Rosafio, che avrebbe potuto portare all’assegnazione del primo rigore in casa per il Messina dopo tre anni di attesa, Giaquinto non ha dubbi: “È un episodio chiaro: Rosafio grazie alla sua finta supera Tribuzzi che scivolando, nel tentativo di agganciare il pallone, con il piede di richiamo prende l’attaccante del Messina. L’arbitro è perfettamente in controllo dell’azione ma non assegna il calcio di rigore e indica che il contatto è sul pallone. In realtà dalle immagini appare evidente l’intervento scomposto. Tra l’altro Tribuzzi non ha contatto visivo con il pallone e ciò avvalora la tesi che non era più nelle condizioni di colpirlo”.
L’ex arbitro è abbastanza netto anche sulla punizione di Emmausso: “Anche questo episodio appare abbastanza chiaro. Si vede un calciatore pitagorico, Zanellato, saltare con un braccio scomposto, al di sopra della testa. Successivamente l’uomo in barriera del Crotone compie un secondo movimento verso il pallone e lo colpisce. Il regolamento dice a chiare lettere che: “È un’infrazione (“fallo di mano”) se un calciatore tocca deliberatamente il pallone con le proprie mani / braccia, per esempio muovendo mani o braccia verso il pallone. Giustappunto ci troviamo proprio dinanzi a questa casistica. Anche in questo caso il direttore di gara però dice no. Ritengo che siano fondate le recriminazioni del Messina su questi due episodi analizzati. Nella prestazione dell’arbitro Nicolini c’è senz’altro qualcosa da rivedere”.
Su un terzo episodio, il gol annullato ad Emmausso, Giaquinto preferisce invece non esprimere giudizi, come peraltro hanno fatto anche il tecnico del Messina Giacomo Modica e il direttore sportivo Domenico Roma in sala stampa: “È comunque difficile da analizzare. Sulle posizioni di offside difficilmente possiamo dire qualcosa, dalla linea è sempre più credibile l’assistente rispetto a noi che abbiamo inquadrature schiacciate dalle telecamere”. Al Messina resta la certezza e l’amarezza di essere stato nuovamente penalizzato. Nella speranza che presto qualche episodio dubbio possa finalmente sorridere a proprio favore.