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Lewandowski para un rigore ma il Foggia passa con Petermann. Il Messina spreca

Undici rivoluzionato per Auteri, con ben otto novità: tornano Marino e Versienti. Poche emozioni nel primo tempo, in cui a fare la partita sono gli ospiti, che però non pungono. Decisamente più vivace la ripresa, con Lewandowski decisivo prima sul tap-in di Peschetola e poi sul rigore di Petermann, a segno però sugli sviluppi di un corner al 26′. Il Messina crea ma Grillo spreca un contropiede, Catania e Fofana non trovano il pareggio. 

Acr Messina
L’ingresso in campo del Messina (foto Paolo Furrer)

Il pre-partita. Turno infrasettimanale fondamentale per l’Acr, che deve sbloccarsi in trasferta. Undici rivoluzionato per il Messina a Foggia: ben otto novità rispetto al match con la Turris. Dopo oltre un mese tornano titolari Marino e Versienti. Tra le new-entry anche Zuppel, Ferrini e Filì, torna Lewandowski tra i pali. Tre gli indisponibili: Camilleri e Piazza infortunati, Mallamo squalificato. Tre defezioni pesanti per i pugliesi, che hanno deluso fin qui in casa, con appena 7 punti all’attivo, tre ko e ben dodici gol subiti allo “Zaccheria”. Out  i difensori Malomo e Papazov, il trequartista Schenetti e l’ala sinistra D’Ursi. I rossoneri pagano una situazione societaria confusionaria, in attesa di un possibile cambio proprietario, con il direttore sportivo Matteo Lauriola dimissionario da una settimana. Per il Messina è un’opportunità da non sprecare per conquistare i primi punti lontano dal “Franco Scoglio”.

Iannone
Iannone punta un suo avversario (foto Paolo Furrer)

La cronaca. Al 6′ il primo spunto è ospite: la conclusione dal limite dell’area di Fofana è deviata e si spegne a lato in corner. Sulla conseguente battuta Angileri devia con il corpo: pallone ampiamente alto. Il primo affondo dei locali vanificato da un fallo su Lewandowski, poi bravo ad anticipare Vuthaj in uscita all’11’. A fare la partita sono gli ospiti, con Versienti in evidenza sulla corsia sinistra. Al 19′ si spegne a lato il tentativo dal limite di Marino. Il Foggia non trova contromisure all’insistito possesso palla dei peloritani, fischi di disapprovazione del pubblico. Al 22′ Zuppel cade dopo avere toccato un pallone vagante in area ma l’arbitro lo invita ad alzarsi: non c’erano gli estremi per il rigore che al Messina manca dalla prima giornata dello scorso torneo. Al 24′ Konate rimedia il primo cartellino del match per un fallo su Costa: era già stato avvertito in precedenza dal direttore di gara per un altro intervento al limite. Sugli sviluppi della punizione l’albanese Vuthaj prova a girare in porta la conclusione da fuori area di Rizzo, ma senza precisione. Alla mezzora ci prova da fuori area Iannone, il cui tiro viene murato da un difensore. Al 34′ Zuppel sfugge a Rizzo, che lo stende e viene ammonito. Poi Marino spreca la punizione. Al 37′ si ferma Filì, sostituito da Trasciani. Subito dopo spunto di Balde, che serve Fofana, la cui conclusione dalla distanza si spegne a lato sul fondo. Al 43′ il Foggia costruisce un buono schema su calcio piazzato: Costa serve Vuthaj sulla destra, sul suo tiro-cross Garattoni manca il tap-in decisivo. Striscione di solidarietà dei tifosi messinesi a un sostenitore foggiano: “Senti forte il calore ultra… Il pompiere paura non ne ha. Forza Claudio”. Si va al riposo sullo 0-0.

Fofana
Fofana gestisce un possesso (foto Paolo Furrer)

Altri due cambi nell’intervallo: dentro Fazzi e Catania per Konate e Iannone. Pronti via e dopo una manciata di secondi Garattoni, servito dalla sinistra, calcia alto: è la migliore chance della gara per i locali. Zuppel e Marino si scontrano e Trasciani  costretto a commettere fallo, rimediando un cartellino. Al 7′ decisivo Lewandowski in uscita su Peschetola, che a pochi metri dalla linea di porta non trova la deviazione decisiva, al pari di Vuthaj in precedenza. Sul corner ingenuità di Ferrini, che trattiene proprio l’albanese, originando un calcio di rigore per i pugliesi. Dal dischetto però Petermann spreca tutto: conclusione debole e non troppo angolata, ancora superlativo Lewandowski, che in tuffo blocca la sfera ed è celebrato dai compagni. Ritmi più alti, il Messina non riesce a sfondare con Catania sul fronte opposto. Al 12′ la punizione di Costa viene deviata e poi la difesa ospite libera l’area. Gallo si gioca le carte Di Noia e Ogunseye, il Messina risponde con Grillo per Balde. Al 18′ ci prova da fuori Marino, l’argentino Dalmasso si distende e blocca. Al 19′ Di Pasquale liscia e Zuppel si invola da solo: ottimo il servizio per Grillo, che da posizione defilata non riesce a battere Dalmasso con un diagonale. Si fa male Fazzi, che è costretto subito a lasciare il campo: dentro Fiorani.

Versienti
Lo spunto di Versienti sulla corsia (foto Paolo Furrer)

Al 25′ Di Noia tiene in campo una punizione e propizia il clamoroso palo centrato dal limite con una conclusione a giro da Ogunseye, il Messina si rifugia in corner sul batti e ribatti conseguente. E sugli sviluppi del calcio da fermo Petermann svetta e il suo colpo di testa si insacca dove avere sbattuto sul palo interno alla destra di Lewandowski. Terza rete in stagione per il centrocampista, che ne aveva realizzati cinque l’anno scorso. Adesso il Foggia è incontenibile: Lewandowski si rifugia in angolo anche sulla botta dell’italo-argentino Peralta. Rabbiosa reazione ospite: il portiere del Messina con un rinvio propizia lo spunto di Catania, che percorre cinquanta metri e viene fermato in extremis in area ancora da Petermann. Al 32′ viene murato il tentativo dal limite di Fiorani, poi è Peralta a salvare in extremis su Angileri, che aveva seminato un paio di avversari al limite dell’area avversaria. Al 36′ bel servizio in profondità di Grillo per Catania, il cui diagonale si spegne di poco a lato. Sul fronte opposto Lewandowski ancora provvidenziale, con un’uscita un po’ goffa ma efficace, poi conclude alto il solito Petermann, bravo a riconquistare la sfera al limite. Al 43′ doppio cambio per Gallo: dentro Tonin e Leo. Soltanto tre minuti di recupero. Al 92′ bella manovra in area del Messina, con Catania che serve Fofana, la cui conclusione a botta sicura è respinta dalla difesa rossonera. Sulla ripartenza Tonin spreca un possibile contropiede. Finisce così: ottava sconfitta in altrettante trasferte per il Messina, che resta sul fondo della graduatoria e sfiderà domenica il Picerno nell’ennesimo spareggio salvezza. In attesa magari di qualche novità dal mercato, per il tesseramento di Mackey Ngombo.

Marino
Marino titolare dopo quattro panchine consecutive (foto Paolo Furrer)

Il tabellino. Foggia-Messina 1-0
Marcatore: al 26′ st Petermann.
Foggia: Dalmasso, Garattoni, Rizzo (13′ st Ogunseye), Di Pasquale (C), Peralta (44′ st Leo), Sciacca, Petermann, Frigerio, Costa, Peschetola (13′ st Di Noia), Vuthaj (44′ st Tonin). In panchina: Illuzzi, Nobile, Chierico, Rotoli, Nicolao, Iacoponi, Battimelli, Odjer. Allenatore: Fabio Gallo.
Messina: Lewandowski, Angileri, Ferrini, Filì (37′ pt Trasciani), Konate (1′ st Fazzi, al 22′ st Fiorani), Marino, Fofana (C), Versienti, Zuppel, Balde (14′ st Grillo), Iannone (1′ st Catania). In panchina: Daga, Napoletano, Berto, Curiale. Allenatore: Daniele Cinelli (squalificato Gaetano Auteri).
Arbitro: Andrea Ancora. Assistenti: Luca Landoni e Diego Peloso. Quarto uomo: Lucio Felice Angelillo.
Note – Ammoniti: al 24′ pt Konate (M), al 34′ pt Rizzo (F), al 5′ st Trasciani (M), all’8′ st Fofana (M), al 16′ st Di Pasquale (F), al 17′ st Fazzi (M). Corner: 3-2. Recupero: 2′ pt e 3′ st.

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