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Leonardo verso la carica di dg: “La categoria non è un problema”. Un ds al suo fianco?

Il Messina stringe i tempi per l’accordo con un ex, il dirigente Pasquale Leonardo, che conferma l’avanzata trattativa in atto con l’ACR: “Sono stato contattato e ho incontrato più volte il presidente Natale Stracuzzi. Ci aggiorneremo presto, anche perché la proprietà in queste ore sta predisponendo il ricorso contro la pronuncia del Tribunale Federale”.

Pasquale Leonardo
Pasquale Leonardo potrebbe tornare in riva allo Stretto a cinque anni di distanza

La C unica è più lontana ed è subito sfumata la pista Crisano, che aveva condizionato il suo approdo in riva allo Stretto all’eventuale riammissione. Nessuna preclusione invece da parte di Leonardo: “Ritengo che la mancata riammissione non cambi nulla. L’unica conseguenza potrebbe essere di natura organizzativa. In Lega Pro dovrebbe affiancarmi anche un direttore sportivo, mentre in D questa figura potrebbe essere bypassata dalla società”.

Un tandem che per la verità non è ancora escluso: “Ho rappresentato la mia idea di struttura societaria alla proprietà ed anche se ho determinate competenze anche sull’aspetto tecnico ho evidenziato che in una piazza come Messina probabilmente non si può prescindere dalla figura di un ds anche in D”.

Pasquale Leonardo
Pasquale Leonardo non ha ancora rinnovato il suo legame contrattuale con l’Acireale e potrebbe quindi tornare a Messina

Nessun vincolo contrattuale al momento per il dirigente: “Con l’Acireale non ho firmato alcun contratto e non so se il presidente mi prospetterà qualcosa nei prossimi giorni”. Leonardo è invece uno dei tanti creditori dell’ACR Messina, che in questi anni non ha mai onorato precedenti pendenze: “Purtroppo ci sono delle somme residue mai versate dalle vecchie proprietà. A Stracuzzi ho dato la mia disponibilità ad andargli incontro al di là di un eventuale accordo per la prossima o le prossime stagioni”. Sul tavolo c’è infatti un accordo pluriennale.

Leonardo ha voglia di dimenticare la precedente esperienza in riva allo Stretto, nella stagione 2010/2011, con il reggino Bruno Martorano alla presidenza: “In questi anni purtroppo non c’è mai stata serenità, una società solida ed una programmazione seria ed anche sul piano tecnico non si è fatto un buon lavoro. E quando finalmente sembrava di essere usciti da un tunnel con Lo Monaco al vertice del club in realtà si è tornati indietro…”.

Il dirigente reduce da un’esperienza nell’Acireale non nasconde però l’apprensione per l’handicap già accumulato da un club che il 20 agosto ha appena abbozzato la nuova rosa: “Un po’ spaventa. C’è un ritardo notevole nonostante il grande lavoro di Arturo Di Napoli. Presumibilmente questo inciderà anche sull’avvio del campionato. Bisogna quindi definire al più presto l’organigramma e comporre la squadra. Il tempo nel calcio è una discriminante importante”.

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