Il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli è tornato a parlare a Tuttomercatoweb.com alla vigilia della ripresa del torneo. Le due settimane di rinvio potrebbero congestionare il calendario e il numero uno della serie C non esclude provvedimenti drastici in caso di ulteriori match posticipati per le positività al Covid.
“Se la pandemia rallenta in maniera significativa, noi abbiamo finestre in cui poter spostare le giornate. Se ci sarà un problema relativo a un ulteriore aggravamento della situazione, si può ragionare anche per altro. Qui bisogna rispettare gli interessi di tutti: c’è chi lotta per la B, chi per i playoff, chi per i playout. Dobbiamo trovare una soluzione equa, che non sia negativa per nessuno. Abbiamo al momento attuale la possibilità di farlo: se non si aggrava la pandemia, e lo spero, siamo in grado verso la prima settimana, i primi dieci giorni di febbraio, di fare una verifica da questo punto di vista e alleggerire i ritmi del calendario. Mi auguro che non ci sia bisogno di rinviare il campionato, perché vorrebbe dire che la pandemia è superata. Io sono aperto a tutto, nei tempi dovuti: se avessimo spostato subito le partite e allungato il campionato, sarebbe stato come tagliare le retrovie in guerra. Stiamo ancora combattendo il maledetto Covid, non sappiamo cosa ci riserva. Bisogna decidere, ma nei tempi dovuti”.
Smentito un allungamento del calciomercato. “Non è arrivata nessuna richiesta in tal senso. E consentitemi una battuta: meno tempo hanno le società per spendere, in questo momento, meglio è”. Slitta a oltranza un tema di cui di discute invano da anni, l’agognata riforma del calcio professionistico: “Certamente la vicenda della pandemia non ci ha dato una mano a concentrarci. Però è anche vero che a maggior ragione ci avrebbe dovuto far capire l’urgenza di un intervento”.
Nella C del futuro dovrà sbarcare infine la tecnologia già adottata ai piani superiori: “La VAR serve ancora di più in Serie C: se si formano arbitri e assistenti si paga meno in formazione, in più arrivano preparati al vertice. Quando si ragionerà delle risorse, intervenendo sulla Melandri: in Inghilterra, la Premier League ha distribuito risorse alle leghe sottostanti. Quando si capirà che la Lega Pro ne ha bisogno per essere la lega dei giovani. Stiamo lavorando sul PNRR, ma abbiamo bisogno di strutture materiali e immateriali: stadi e maestri, formatori”.