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Lecce stop: addio promozione? Matera ko, il Foggia sbanca Caserta

Risultati sorprendenti negli anticipi della trentesima giornata del girone C di Lega Pro. Il Lecce, reduce dalla sconfitta con il Matera, incappa in un altro mezzo passo falso al “Via del Mare”, venendo fermato sullo 0-0 dall’Akragas. Occasionissima per Moscardelli nel primo tempo, mentre nella ripresa i salentini protestano per un gol fantasma. Alla fine sono però i siciliani a sfiorare il successo con Cristaldi. Lecce a 56, con il rischio di veder volare via il Benevento (59) che sarà impegnato lunedì nel posticipo a Cosenza.

Il tecnico Piero Braglia
Il tecnico leccese Piero Braglia

La squadra di Braglia dice forse addio alla promozione in B e viene agguantata al secondo posto dal Foggia. I “satanelli” si aggiudicano il big match di giornata per 1-2 a Caserta, con Iemmello assoluto protagonista. Il bomber rossonero spezza l’equilibrio all’8′, approfittando di una disattenzione dei campani. Per i padroni di casa rimedia Giannone su punizione al 54′, con la complicità di una deviazione della barriera. Poi il rosso comminato ad Agnelli, ma gli uomini di De Zerbi pungono anche in dieci. Al 78′ il calcio di rigore trasformato da Iemmello consegna il successo agli ospiti, momentaneamente a -3 dalla vetta. Casertana quarta a 53 e a rischio sorpasso.

Messina-Catanzaro
L’undici titolare del Catanzaro

Debacle interna imprevista per il Matera contro il Melfi. Una sconfitta che può risultare pesantissima in chiave playoff. Canotto dopo appena 7 secondi (nuovo record del calcio italiano, battuto il precedente di Paolo Poggi) gela il “Franco Salerno”, al 22′ pareggia Infantino su rigore. Al 30′ ospiti di nuovo avanti con Longo e capaci di segnare il tris al 57′ con Soumarè dal dischetto. Con le due squadre in 10 (rossi a Zaffagnini e allo stesso Soumarè), il Matera accorcia sempre con Infantino al 71′. Derby lucano al Melfi per 2-3, ora a quota 28 in classifica. Vede la salvezza il Catanzaro dopo l’1-0 sulla Paganese. Al “Ceravolo” decide un bel tiro al volo di Olivera al 63′. L’uruguayano aveva già colpito nella gara di Messina. Timida la reazione degli azzurrostellati: a fare la differenza sono state le maggiori motivazioni dei calabresi, saliti a 34 punti.

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