18 aprile 2015, Messina-Ischia 1-1 al “San Filippo”. E’ la partita oggetto di indagine. Al 22′ il gol ospite di Infantino, che su un lancio lungo bruciò la difesa giallorossa, scavalcando Berardi in pallonetto. Al 25′ del secondo tempo, dopo un palo colto da Corona, lo stesso Re Giorgio firmò il pari sfruttando un errore di Sirignano. Poi un finale di gara senza sussulti, giocato praticamente al piccolo trotto ed un punto per parte che servì davvero a poco alla squadra di Di Costanzo.
In sala stampa Corona commentò così l’andamento di quella sfida: “È l’annata, capita di creare tanto e di colpire pali e traverse. Poi gli altri segnano al primo tiro, peraltro forse Infantino si trovava anche in fuorigioco nell’azione del gol. Abbiamo comunque reagito e trovato l’1-1. Volevamo vincere, però nel finale siamo calati. In questo momento l’esperienza dice che certe gare non vanno perse. In ottica playout adesso diventa importante la posizione nella quale si chiude il campionato. Siamo in crescita, corriamo tutti e 90 minuti, anche se abbiamo sofferto il primo caldo”.
Queste, invece, le parole del centrocampista Manuel Mancini: “Nel corso della settimana ho avuto dei problemi fisici, ma ho accusato anche il caldo e le gambe non erano a posto. I tanti corner non sfruttati ? Lo schema ideale sarebbe quello di riuscire mettere la palla in rete. Magari a volte non sono stato bravo io a batterli, ma siamo stati pure un po’ sfortunati”. Perchè nei 15′ conclusivi non si è tentato il tutto per tutto? “Questo non lo so, siamo andati in campo cercando di dare il massimo e abbiamo giocato la nostra partita come sempre, magari si è avvertita un pò di stanchezza nei minuti conclusivi”.
Per l’allenatore Nello Di Costanzo “la squadra è scesa in campo col piglio giusto, giocando bene specie sotto il profilo della gestione della palla. Poi è arrivato quel gol da parte di Infantino, che non so se fosse o meno in fuorigioco, ed abbiamo ricevuto uno schiaffone, rivivendo i fantasmi del passato. Nel secondo tempo la squadra si è sciolta e ha meritato il gol del pareggio. Dopo l’1-1, però, è sorta evidentemente una preoccupazione a livello inconscio che non ci ha fatto gettare il cuore oltre l’ostacolo per cercare di vincere. Forse c’era quasi la paura di subìre ancora”.