Nel 2024 lo spostamento degli utenti dai siti tradizionali ai bookmakers non Aams è stato più elevato rispetto agli ultimi dieci anni. Una tendenza che sembra destinata a confermarsi anche per il 2025 che si sta avvicinando. Ma per quale motivo gli amanti del betting lasciano i bookmakers classici per andare a giocare sulle piattaforme di scommesse non Aams? Uno dei motivi principali è l’opzione di utilizzare metodi di pagamento più flessibili e anonimi, come quelli offerti dai casino non Aams, che permettono transazioni sicure e rapide, aumentando così la convenienza per gli utenti. Ecco cinque punti chiave che rendono i siti non Aams/Adm migliori rispetto a quelli con concessione governativa.
1. Possibilità di scommettere su un maggior numero di sport
Se apriamo un qualsiasi sito tradizionale di scommesse, il cosiddetto “.it”, possiamo contare una media di circa 25 discipline offerte durante l’anno e non in periodi particolari come ad esempio lo sono state le settimane in cui si sono disputate le Olimpiadi di Parigi 2024. Se invece accediamo ad un sito di scommesse non Aams, la media sale a 35 sport. Insomma, un palinsesto più completo per dare la possibilità anche ai palati fini e ai giocatori di nicchia di poter puntare ad esempio su pesapallo, kabaddi, MMA, padel e molte discipline che non sono offerte dai siti con concessione dell’attuale Agenzia Dogane e Monopoli, ovvero Adm, una volta chiamata Aams.
2. Quote più alte e competitive
Il mercato italiano delle scommesse, dopo anni di splendore, si sta appiattendo e uniformando. Le maggiori compagnie di betting si mettono d’accordo sull’allibramento sui principali campionati, come la Serie A. Durante tutta la stagione vi è quindi un margine di guadagno maggiore per il banco e minore per i giocatori. Il mercato dei bookmakers non Aams invece è molto più eterogeneo e meno statico, grazie alla continua nascita di nuove realtà e rende altissimo lo spirito di concorrenza fra i vari operatori. Questo comporta delle quote più alte per i giocatori che possono quindi da una parte avere più margine di guadagno e dall’altra trovare più facilmente value bet e sure bet.
3. Limiti di gioco e di vincita più elevati
Negli anni i siti di scommesse italiani hanno imparato a difendersi dagli scommettitori vincenti e quindi non graditi, impostando dei limiti di stake per puntata molto basso o peggio ancora chiudendo i conti gioco. Questa malsana abitudine da parte degli operatori del nostro paese, che in pratica accettano soltanto clienti “perdenti”, non esiste sui bookmakers non Aams. In queste piattaforme la sfida fra banco e giocatore è leale e quindi anche i limiti di giocata e vincita sono molto più alti. Soltanto alla lunga si saprà quindi chi vincerà fra chi offre le quote e chi le gioca, ma le limitazioni e le chiusure dei conti non sono una caratteristica del mondo dei “.com”.
4. Bonus e promozioni più convenienti
Così come per le quote, anche la concorrenza del mercato internazionale dei siti con licenza a Malta, Gibilterra e Curacao (soltanto per citare le capitali del betting più famose) su bonus, offerte speciali e promozioni è elevatissima. E come sempre a guadagnarci è l’utente, che con la giusta capacità di fare comparazione può trovare ogni giorno bonus davvero unici. Inoltre nulla vieta di aprire più conti gioco su più piattaforme e fare matched betting, ovvero giocare gratis con i bonus e guadagnare denaro reale senza rischiare soldi di tasca propria.
5. Apertura al mercato delle criptovalute
Il mercato italiano ormai da anni è fermo ad un plafond di strumenti di pagamento ormai superati. Il futuro secondo esperti di transazioni online sicure, garantite e in pieno anonimato è quello della blockchain e quindi delle criptovalute. Ormai la maggior parte dei bookmakers non Aams permette di depositare e prelevare con le valute digitali, come Bitcoin, e questo è molto apprezzato dagli appassionati di betting.
Conclusioni
Ogni giorno centinaia di utenti italiani si spostano dai siti di scommesse classici a quelli non Aams. Il futuro del betting è quindi quello di un mercato globale, libero e in piena tutela del giocatore.
