Il nuovo allenatore del Messina Simone Banchieri arriva da Pesaro. Una città che ha adottato l’ex giallorosso Flavio Lazzari, che dopo un anno nel Football Club in serie B ha percorso l’Italia, da Grosseto a Gallipoli, da Empoli a Novara. Ha giocato quattro anni nella Vis e oggi risiede proprio nella città marchigiana.
È lui a presentarci il nuovo manico giallorosso: “Conosco Banchieri dai tempi del Novara. Io ero in prima squadra, in B, lui allenava le giovanili, dalla Primavera agli Allievi (nel 2019 vinse lo scudetto di categoria, battendo 3-0 in finale il Vicenza, rimanendo imbattuto per tutto l’anno, ndc). Ho seguito spesso dal vivo le partite della sua Vis Pesaro”.
Un pregio e un difetto del nuovo tecnico? “Sicuramente è una persona pragmatica, che riconosce le situazioni e sa trovare un rimedio immediato. Questo è quello che ha fatto a Pesaro, dove stava facendo bene. Un difetto? Come capita anche ad altri allenatori probabilmente ha incontrato maggiori difficoltà nella gestione di un gruppo nel lungo periodo”.
Un limite che in realtà interessa poco un Messina chiamato a giocarsi tutto in quindici partite, in appena tre mesi, da fine gennaio a fine aprile: “A mio avviso Banchieri può dare una scossa nella fase iniziale, che peraltro è l’obiettivo quando si opera un cambio in panchina. La situazione di classifica del Messina non è semplice ma lui si è già trovato in queste situazioni e ne è venuto fuori. Immagino che il suo passato abbia inciso nella scelta della società”.
Lazzari collezionò 30 presenze e due gol contro Albinoleffe e Vicenza nella stagione 2007/08, in cui il Football Club Messina giocava in B. Il 38enne trequartista romano ha raggiunto le 350 presenze tra i professionisti, esordendo anche in Coppa Uefa con l’Udinese contro il Levski Sofia. Ha chiuso la carriera proprio nella Vis Pesaro: 53 presenze, 11 gol e quattro assist con i biancorossi.
“Mi sono trovato bene un po’ ovunque. A Novara sono rimasto tre anni, ad Udine ho esordito in A. Sono particolarmente legato anche all’Empoli. A Pesaro mi ricordano sempre con affetto. Il ricordo dello Stretto è sempre positivo. Lì finì soltanto perché la società non si è iscritta in B ed è ripartita dai Dilettanti. Mio figlio peraltro è nato a Messina”.
Dal 2008 il calcio peloritano non si è più risollevato: “Il mio è stato l’ultimo anno di serie B. Un vero peccato, pensando allo stadio e al pubblico. Sul Messina sono informato. Sono cambiate tante proprietà ma il problema è che serve un progetto da sviluppare nel lungo termine”.
Il passato, il presente e il futuro di Lazzari sempre nel calcio: “Ho creato una Football Academy di tecnica individuale, con tanti ragazzi che frequentano anche altre scuole calcio. Già da alcuni anni organizzo dei camp estivi, con bei numeri, considerati i 30-40 ragazzi a settimana. Sono anche direttore in una società dilettantistica, la Vf Pesaro, e sto ottenendo l’abilitazione come agente sportivo”.