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L’attrice messinese Adua Del Vesco, protagonista di “Furore”, vince il Telegatto al “Roma Fiction Fest”

E’ tornata al “Roma Fiction Fest”, ma stavolta non da “timida ospite” come lei stessa fa notare sulla propria pagina facebook (http://www.facebook.com/AduaDelVescoOfficial), bensì tra i protagonisti del cast di “Furore”, la nota fiction televisiva premiata con lo storico Telegatto di Tv Sorrisi e Canzoni. Protagonista la bellissima attrice messinese Adua Del Vesco, all’anagrafe Rosalinda Cannavò, 20 anni da compiere il prossimo 26 novembre. Da quasi 4 anni ha lasciato lo Stretto per trasferirsi a Roma con l’intenzione d’intraprendere la carriera. Dopo avere frequentato un corso di dizione, ha cominciato a recitare in diverse fiction con il regista Alessio Inturri.
Adua, com’è nato il sodalizio con Inturri?
E’ iniziato abbastanza per caso. Nel senso che, quando ho ottenuto il mio primo ruolo, l’”onore e il rispetto” era diretto da lui e da Luigi Parisi, ed il regista delle scene nelle quali ho recitato era proprio Inturri. Poi ho fatto altri provini per altre fiction, nelle quali il regista era sempre lui, li ho superati e ho avuto il piacere di ritrovarlo. E’ una persona speciale, con un modo di approcciarsi alla macchina da presa molto personale, che mi piace e mi mette nella condizione di tirare fuori il meglio”.

Uno sguardo intenso di Adua Del vesco (immagine Siracusano Photography)
Uno sguardo intenso di Adua Del vesco (immagine Siracusano Photography)

Più in generale, come si è sviluppata la tua carriera?
Beh, penso sia più opportuno dire com’è nata la mia passione, più che la mia carriera. Ed è nata spontaneamente, coltivandola sin da piccola, guardando tanti film, e ascoltando me stessa nel profondo, anche grazie al grande appoggio della mia famiglia, senza la quale mai e poi mai avrei potuto pensare di affrontare i viaggi a Roma per i provini, gli studi di recitazione, e tutto quello che può comportare coltivare seriamente una grande passione. Se devo dire invece com’è nata la mia carriera, è nata perché in qualche provino fra quelli che ho fatto sono piaciuta, e lì il mio merito si ferma alla consapevolezza di aver dato il massimo di me. Na se i registi e i direttori dei casting non avessero visto in me qualcosa di buono, non avrei mai potuto avere una carriera, e sarei molto probabilmente rimasta una ragazza con un grande sogno inespresso nel cassetto”.
I tuoi progetti artistici per il futuro prossimo?
“Posso dire solo che ce ne saranno, ma non posso anticipare ancora nulla. Di sicuro questa per me è una fase di studio importante per cercare sempre più di crescere professionalmente”.
Il tuo rapporto con Messina e la Sicilia? Quanto ti senti orgogliosa delle tue origini?
Non sono solo orgogliosa di essere siciliana, sono totalmente dipendente dalla mia terra. Tutte le volte che i miei occhi la riscoprono, ritrovo in me quel qualcosa del quale, durante la mia permanenza a Roma, sento la mancanza.  Come se fosse una droga , crea dipendenza la Sicilia senza però dare effetti collaterali nocivi alla salute”.

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