Calcio

L’attesa è finita: l’Acr per sfatare un altro tabù, il Fc per confermarsi

L’attesa è finita e anche se i due club l’hanno celata bene è comunque palpabile. Acr Messina contro Football Club, prima contro seconda, migliore attacco contro migliore difesa. E la concreta possibilità che al quarto tentativo la città dello Stretto saluti finalmente la serie D alla quale, a intervalli regolari, viene regolarmente condannata, come era già accaduto nel 1993 e nel 2008. Le sfidanti hanno convocato le intere rose: 27 elementi in casa Acr, 25 per l’Fc. Nel mezzo c’è probabilmente anche qualche acciaccato, ma evidentemente nessuno vuole dare il minimo indizio all’avversario.

Il presidente dell’Acr Messina Pietro Sciotto (foto Paolo Furrer)

Il club del patron Pietro Sciotto vuole sfatare un altro tabù, dopo i due precedenti del novembre 2019 e dell’ottobre 2020, e consacrarsi regina del torneo. Dopo essere tornata a vincere ad Acireale, interrompendo un digiuno durato otto anni, la formazione biancoscudata cerca un altro acuto, che potrebbe rivelarsi decisivo, anche se il calendario la metterà di fronte poi anche alla sorprendente Gelbison, unica formazione fin qui in grado di contrastare le messinesi.

Lo fa forte di un progetto abbozzato in estate, che si è rivelato talmente solido da non dovere imporre ritocchi in corso d’opera. Basta scorgere la lista dei convocati e dei venti andati a referto nel match di andata: rispetto ad allora soltanto Cruz ha salutato la compagnia, senza peraltro un minutaggio degno di nota. E rispetto a quella gara Novelli, che dovrebbe confermare l’undici vittorioso ad Acireale, può contare sul suo leader, Aliperta, all’epoca indisponibile.

La girata di testa di Dambros, uno dei cinque elementi ceduti dal Fc rispetto all’andata (foto Giovanni Chillemi)

Improbabili novità nel pacchetto arretrato, con Lomasto e Sabatino a difesa di Caruso, e sulle corsie Giofrè e Cascione, grande protagonista contro i granata. A centrocampo dovrebbe esserci spazio per Vacca e l’ultimo under, Cretella, con il tridente over composto da Foggia, Arcidiacono e Addessi, che fin qui hanno già realizzato ventidue reti (dodici solo l’Airone).

Lo spostamento in avanti del 2002 scuola Napoli consentirebbe di innalzare l’esperienza a centrocampo, magari con Cristiani. E proprio il 2002 è il grande dubbio di Costantino, che ha una rosa di grande qualità ma giovani da giostrare in ruoli molto differenti, che di fatto impongono di rimescolare anche gli over, più facilmente intercambiabili considerata la qualità di innesti come Da Silva in difesa, Agnelli e Palma a centrocampo, Caballero (match-winner all’andata) e Piccioni in attacco.

Aliperta ha saltato la sfida d’andata (foto Giovanni Chillemi)

Con l’inserimento di Aita in difesa, c’è la possibilità di proporre l’ispirato Coria a supporto delle punte. Con Bianco titolare avrebbe invece più chances Casella. Considerate le qualità del tridente dell’Acr magari prevarrà la seconda ipotesi, anche se c’è una variabile già evocata da Novelli in sala stampa nel pre-gara, la pioggia, incessante in settimana, che potrebbe magari imporre la necessità di maggiore fisicità e mettere a dura prova un manto erboso che è stato spesso un fattore in negativo in questi tormentati anni.

La società di Rocco Arena in settimana ha incassato la proposta di affidamento della gestione dello stadio per 99 anni, che potrebbe dare ben altro respiro al suo progetto. Ma nel calcio conta anche, e soprattutto, il risultato del campo. Rispetto alla stracittadina d’andata cambia il timoniere, con Rigoli che ha salutato la compagnia al pari di cinque calciatori partiti dalla panchina in quel match.

Francesco Lodi ha esordito ad Acireale un mese fa

La grande novità è Lodi, capace già di firmare sei reti grazie alla proverbiale precisione sui calci piazzati, un’arma in più per Giuffrida e compagni. Dopo la sfida del “Franco Scoglio” ci saranno altre dodici gare da disputare, tredici per l’Fc che ha l’ultimo recupero da calendarizzare. Sarà comunque una sfida crocevia.

Diretta su Rtp, che ha investito per assicurarsi l’esclusiva e garantire un prodotto di qualità, a partire dalle 14.15 di domenica, in tv, sul suo sito web e sul canale youtube. La settimana è stata tiepida sui social, ma dopo il fischio d’inizio sarà battaglia. Speriamo sia soltanto l’antipasto di tempi migliori.

Francesco Straface

Direttore di MessinaSportiva.it, che ha fondato nel 2005. Ha lavorato nelle tv private messinesi TeleVip e Tremedia per 13 anni, nella carta stampata ("Il Dubbio" e il "Quotidiano di Calabria") e presso la Scuola di Giornalismo della Lumsa di Roma per 6 anni. Nel 2022 è maestro in una scuola primaria a Siena, dal 2023 assistente amministrativo in istituti secondari e licei a Piacenza

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