Il primo “tappone alpino” conferma la superiorità di Vincenzo Nibali, sempre più padrone del Tour de France. Per il ciclista messinese è il terzo successo parziale. La concorrenza è annientata, con i migliori di classifica che devono soccombere allo strapotere dello “Squalo dello Stretto”: prima abdica Richie Porte e successivamente Alejandro Valverde. I due diretti avversari possono soltanto vedere allontanarsi la maglia gialla; distante, sempre più distante, sino a diventare un puntino, per poi scomparire del tutto alla vista degli avversari.
Sabato si prospetta una frazione ancora più impegnativa: la 14esima tappa avrà un profilo altimetrico ancora più impegnativo di quello odierno. Il Nibali di questo Tour regala emozioni a iosa, annientando gli avversari con una facilità disarmante.
Adesso in classifica generale il secondo è dietro di 3’36”. Un vantaggio già importante nei confronti di un fuoriclasse come Valverde; questo è lo specchio di una corsa che ha perso strada facendo i due più grandi avversari della vigilia, ma le debacle di Chris Froome ed Alberto Contador sono figlie di uno sport duro e implacabile come il ciclismo. Per questo il trionfo del corridore messinese non va sottovalutato; anzi va esaltato per come si sta materializzando, chilometro dopo chilometro.
Questo l’ordine di Arrivo: — 1. Vincenzo Nibali (Astana), 197,5 km in 5h12’29”; 2. Majka (Pol) a 10”; 3. Koenig (Cec) a 11”; 4. Valverde (Spa) a 50”; 5. Pinto (Fra) a 53”; 6. Van Garderen (Usa) a 1’23”; 7. Bardet (Fra) a 1’23”; 8. Ten Dam (Bel) a 1’36”; 9. Peraud (Fra) a 2’09”; 10. F. Schleck (Lus) a 2’09”.