L’apprendistato professionalizzante finalmente diventa realtà nel mondo del calcio. Figc, Lega Pro e Aic hanno firmato un addendum all’accordo collettivo finalizzato a definire un set di regole e di strumenti da mettere a disposizione delle società sportive che vorranno usufruire dell’istituto. La firma di questo accordo muove da una consapevolezza condivisa: l’apprendistato deve garantire agli atleti la migliore acquisizione della professionalità sportiva e consentire validi percorsi di formazione.
Questa importante opportunità è stata introdotta nella Legge di Bilancio 2022 in conseguenza del lavoro incessante svolto dalla Figc e dal suo presidente Gabriele Gravina: “Sono molto soddisfatto perché mi sono battuto per diversi anni in prima persona per ottenere questo importante riconoscimento. La firma dell’accordo celebra una conquista storica per l’intero calcio professionistico italiano: l’apprendistato professionalizzante si applica finalmente anche ai calciatori e l’effetto della norma avrà una ricaduta positiva sia in termini di formazione per gli atleti sia per i Club, che vedranno finalmente riconosciuto in termini economici il loro impegno nella valorizzazione dei giovani”.
Una giornata che il presidente della Lega Pro, Francesco Ghirelli, definisce epocale: “E’ dal 2012 che Lega Pro conduce una battaglia che è passata attraverso fasi complesse e Governi diversi ma che oggi con questo accordo giunge positivamente al termine. Per il mondo della Lega Pro si tratta davvero di una novità assoluta che porterà benefici rilevanti alle nostre squadre, non solo da un punto di vista della sostenibilità economica ma soprattutto per la formazione dei giovani calciatori che potranno fruire di percorsi di crescita in campo e fuori. L’auspicio ora è l’abbassamento dell’età, ottenerlo segnerebbe un ulteriore passo importante per tutto il movimento”.
“L’apprendistato professionalizzante rappresenta un’opportunità per il nostro sistema perché favorisce l’acquisizione della professionalità sportiva da parte dell’atleta” afferma Umberto Calcagno, presidente Aic. “Abbiamo anche condiviso l’impegno con la Figc e la Lega Pro a riconoscere il valore della formazione curriculare e dei percorsi di ‘doppia carriera’ intrapresi dagli atleti professionisti. Un impegno concreto verso le altre forme di ‘apprendistato’, su cui AIC sta lavorando da molti anni, per consentire al calciatore di costruire le giuste premesse per un futuro lavorativo qualificato, dentro o fuori dal calcio, già durante la carriera agonistica”.
Il prossimo passo sarà quello di mettere a disposizione dei club la modulistica relativa per procedere operativamente e di definire con l’Inps tutte le misure attuative conseguenti. Per tale ragione l’addendum all’accordo collettivo prevede una norma transitoria ad hoc che consente alle società di non bloccare l’operatività dei club con la possibilità, fino al 31 ottobre, di modificare, in presenza dei presupposti normativi, i contratti preliminari e quelli sottoscritti dal 1° luglio, in contratti di apprendistato.