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L’anno del “Gallo”: il gatto e la volpe non hanno sbagliato – Il punto di Pintus

Il gatto, la volpe e… il gallo. Mi perdoni Carlo Collodi se entro “a gamba tesa” nel suo capolavoro, ma per narrare – pardon, raccontare – determinati fatti, ritengo sia inevitabile.
Il gatto e la volpe, dicevo. Ecco, proprio quest’anno i due “amici-imbroglioni”, dopo diverso tempo, si sono ritrovati.

Cannistrà Milazzo
Pietro Cannistrà rientra in società a sei anni dalla promozione in C2 (foto Formica)

Se la memoria non mi inganna correva l’anno 2007, quando il sig. Pietro Cannistrà arrivò per la prima volta a Milazzo: “porterò in tre stagioni la squadra in Serie D”, fu il suo esordio nella città del Capo, con la squadra allora impegnata nel campionato di Promozione.
Mai previsione fu così… “errata”. Il Milazzo, sotto la direzione di “quel tizio” giunto da Messina e con al timone un certo Antonio Venuto, in soli tre anni non arrivò in D, ma tra i professionisti: esatto, fu proprio Lega Pro!
E come fido scudiero, Cannistrà scelse un giovane che già bazzicava nel mondo pallonaro, un certo Benedetto Bottari. Fu amore a prima vista: inseparabili come il gatto e la volpe. Ed appunto, con il passare del tempo, diventarono i migliori in questo campo.
Scoprivano talenti… e non sbagliano mai. Insomma, erano una vera e propria “ditta specializzata”. Dopo aver vinto e stravinto, un bel giorno decisero quindi di lasciare il Milazzo al suo destino. Scelsero strade diverse, ma non smantellarono la “ditta”: continuarono a fare gli impresari, i consulenti …

Santo Matinella è approdato al Milazzo nel mercato invernale
Santo Matinella è approdato al Milazzo nel mercato invernale

Ancora oggi non mi è chiaro chi sia il felino e chi il canide, quindi evito di etichettarli. Però posso certificare che se, all’improvviso, sono ritornati in società è perché vogliono impadronirsi di qualcosa. Certo questa volta non sono bastate le famose “quattro monete”, però – da astuti impresari – hanno sapientemente speso e costruito qualcosa di rilevante. Memore della prima esperienza, però, il buon Cannistrà si è guardato bene dall’annunciare ai quattro venti il suo obiettivo.
In estate si capì subito che “il gatto e la volpe” erano ritornati sul mercato. Compravano a destra e a manca, senza badare a spese. In un solo caso si è verificato un piccolo intoppo: un certo Santo Matinella ha avuto l’ardire di declinare l’invito. Pochi mesi dopo il difensore è però ritornato sui suoi passi: “pentito amaramente”, sembra abbia confidato ai due, che come un figliol prodigo lo hanno perdonato e accolto nella grande famiglia.

Ma – e così arrivo al “dunque” – il vero colpo, quello che molto probabilmente farà pendere ancora una volta l’ago della bilancia dalla parte del “duo”, è stato il “Gallo”, al secolo Antonio Cannavò.
Un vero e proprio predatore d’aia. Pardon, d’area di rigore… e comprato senza badare a spese. “Furto con destrezza”, effettuato dai “compari” ai danni di numerosi altri corteggiatori. E il “Gallo”, che in precedenza ha già fatto le fortune di due “loschi figuri” – leggi promozioni con Rocca di Caprileone e Igea Virtus – sta già ricambiando a suon di gol. O colpi di becco, se vi è più congeniale.

Una
Una “faina” di troppo: c’è il Messina sulle tracce di Antonio Cannavò?

Ma ecco che nel bel mezzo della storia, cioè tra il gatto, la volpe e il gallo nelle ultime ore si è intromessa la “faina”. Basta una promessa ed il Gallo è tentato. Ci sta pensando insomma, perché gli è stato detto: “dietro l’angolo c’è Messina”.
Il gatto e la volpe, da astuti predatori hanno subito studiato e trovato la contromossa. “Milazzo è casa tua, firma subito, non te ne pentirai. E queste quattro monete… tra qualche mese raddoppieranno”. Mai parole sono state più convincenti: il Gallo ha accettato senza altra esitazione.
Inoltre, per ammaliare ulteriormente il bipede con cresta, i due “amici-imbroglioni” hanno garantito che, tramite alcuni influenti intermediari cinesi, al Gallo sarà intestato anche l’anno che sta arrivando.
Ecco appunto, l’anno buono. Per Milazzo, ovviamente. #tobecontinued

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