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Lamazza: “Petrucci può essere un riferimento. Tosto trovare ora il Crotone”

Il direttore sportivo Francesco Lamazza è reduce dalla vana rincorsa salvezza con il Brindisi, dove ha ereditato una squadra con 14 punti in 21 giornate, ottenendone 15 nelle restanti 17. In una situazione ormai compromessa, come testimoniano i 12 punti di penalizzazione inflitti adesso al club pugliese nella stagione di serie D appena iniziata.

Davide Petrucci
Davide Petrucci è l’ultimo acquisto del Messina (foto Vincenzo Fasanella)

L’ex dirigente messinese segue sempre con affetto l’Acr: “È una squadra giovane, che sta facendo bene. Ho seguito le due gare casalinghe. I ragazzi stanno assimiliando i concetti di mister Modica. Ci sono tanti debuttanti che possono incontrare qualche difficoltà. Non avere al proprio fianco la Curva Sud per i giovani è un handicap ma non posso certo discutere io le ragioni della sofferta decisione dei tifosi”.

Lamazza a Brindisi ha rilanciato uno degli ultimi acquisti giallorossi, Davide Petrucci: “Quando sono arrivato era ai margini della rosa per un problema contrattuale. Lo abbiamo reintegrato e si è dimostrato un grande professionista, disponibile, che si è fatto trovare pronto quando è stato chiamato in causa e con cui avevo un rapporto stupendo”. 

Lamazza e Modica
Lamazza a Modica a Brindisi nel marzo scorso (foto Paolo Furrer)

In una rosa con un’età media ridotta, soprattutto in attacco, dove gli unici over sono Cominetti e Petrungaro, Petrucci riveste un’importanza fondamentale: “Lui mette la sua esperienza e le doti umane al servizio dei compagni e del gruppo, dando anche consigli ai più giovani. A centrocampo può ricoprire qualsiasi ruolo. Rimpiazza di fatto Firenze e mi sembra la scelta giusta. Spero che Messina possa apprezzarne le qualità, se verrà messo in condizione di esprimersi”.

Nella rosa giallorossa Lamazza individua tanti volti noti: “Conosco molti giocatori. Anzelmo era con me alla Vibonese, è ragazzo di grandissima prospettiva. Ha fame e voglia di arrivare, è dotato anche di grande tecnica. Può essere il play che Giacomo cercava. Lo volevano già l’anno scorso ma la società di Caffo non volle cederlo. Conosco bene chiaramente Lia e Manetta, una certezza per questa categoria”. 

Davide Petrucci
Davide Petrucci è sceso per la prima volta in C per il Brindisi

Sabato si torna allo “Scida”, a distanza di un mese dalla Coppa Italia: “Il Messina trova il Crotone nel momento peggiore. Per quello che hanno investito devono per forza verire fuori. Sarà una bella partita. L’Acr deve presentarsi spensierato. Non era così scontata la vittoria con il Taranto, che per me non è una squadra alla deriva anche se pesano ritardi e condizione societaria”. 

Non c’è ancora un padrone anche se i valori si stanno delineando: “Mancano le big. Il Crotone sta facendo fatica a trovare un’identità come l’Avellino. Il Benevento deve trovare continuità e può diventare una delle favorite insieme al Catania, che ha tutto per vincere il campionato. Il Trapani è ancora da decifrare: è una squadra nuova”.

Francesco Lamazza
L’ex direttore sportivo del Messina Francesco Lamazza ai nostri microfoni

Rivoluzionare gli organici impone infatti sempre un periodo di ambientamento: “Non è un caso se in testa ci sono Picerno e Cerignola, che non hanno mai smantellato ma migliorato l’organico. Raffaele ha ottime individualità. Anche il Sorrento ha una base da cui riparte e in campo punta tanto sulla corsa. Il Foggia? Viaggia a corrente alternata ma non ha l’organico delle prime”. 

Il timore è che il Messina debba per il quarto anno di fila lottare duramente nella parte destra della classifica: “Non c’è una squadra materasso. Anche della Turris si diceva che aveva problemi societari ma ha allestito un’ottima squadra, con giocatori veri. Ogni punto è fieno in cascina, peccato per i due che l’Acr ha perso in volata contro il Potenza”.

Anzelmo e Frisenna
I centrocampisti Anzelmo e Frisenna (foto Ciccio Saya)

Dopo Crotone, i peloritani troveranno due formazioni che sembrano più in difficoltà di un anno fa: “Il Latina sta facendo un po’ di fatica. La Casertana potrebbe intervenire in modo sostanzioso sul mercato in corso d’opera se sarà in difficoltà. Ha fatto buone prestazioni, pagando alcune situazioni sfortunate”. 

La piazza a cui Lamazza è più legato insieme a Messina è sicuramente Cava dei Tirreni: “La Cavese ha buone individualità e le squadre del suo tecnico partono spesso bene. Bisognerà poi vedere come reagiranno alla distanza. Il Giugliano? Ha un buon allenatore ed è attrezzato. Chiaramente poi in campo ogni valutazione o previsione potrà essere smentita dall’evoluzione del torneo”.

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