Il suo erroraccio sull’innocua punizione calciata da Mannoni ha dato la possibilità al Marina di Ragusa di rientrare in partita. Trovato il 2-3, gli iblei hanno poi pareggiato i conti al 92′ con la prodezza di Agudiak. Due punti gettati alle ortiche che possono costare caro alla capolista, sempre più insidiata da Acireale e Fc Messina.
Ad Alessandro Lai è letteralmente cascato il mondo addosso. Il portiere dell’Acr Messina, che non si dà ancora pace per quel pallone sfuggitogli dalle mani e finito alle sue spalle, ha scritto il suo pensiero in un post su Facebook: “Ho scelto forse il ruolo più infame, pieno di responsabilità, che psicologicamente può portare ad esaltarti ma che con un po’ di disattenzione può farti sbattere la faccia in terra e farti mangiare tanta di quella m… che non sai se riuscirai ad alzarti. Anni fa mi davano per finito, un ragazzo che a 17 anni ha sbattuto per la prima volta con la faccia in terra, ma ho avuto la forza e la determinazione di rialzarmi più forte con 60 partite in serie D e due zone play off, grazie a delle persone deliziose che sono mamma e papà, quando non mi reputavano adeguato neanche per la promozione”.
“Ieri non ho sbattuto con la faccia in terra – ha continuato – mi è passato direttamente un treno sopra, sicuramente l’errore, la papera, la disattenzione ha reso partecipe dell’andamento della partita, con tutto il cuore e l’umiltà che mi rispecchia chiedo scusa ai miei genitori, compagni, società, colori Giallorossi e i tifosi. Però voglio che la gente sappia che sono caduto, ma soprattutto che io sono un Sardo, un cagliaritano, un Lai, quindi dimenticatevi che io resti a terra, con pensieri negativi, perché come sempre troverò la forza di rialzarmi molto più forte, ed essere degno dei miei compagni dei colori e della società @acrmessinacalcio e vincere vincere e vincere. SEU ARRUTTU, MI SEU PESAU E IMMOI MI PIGU TOTTU👊🏻❤️💛”.