Dopo essere stato per due intere stagioni assoluto protagonista, per una domenica Ettore Lagomarsini ha dovuto ingoiare amaro e rammaricarsi per una gara meno fortunata. Sul campo del Bassano un suo intervento poco felice ha propiziato infatti il raddoppio realizzato dalla formazione vicentina: “Purtroppo quando ti capitano queste cose c’è poco da dire. Sono episodi sfortunati che hanno deciso la gara e possono starci. Alimentano comunque la voglia di rimediare nella partita successiva, che noi stiamo preparando con grande concentrazione ed intensità. Peccato piuttosto per le chances costruite da Ferreira e Caturano”.
I giallorossi del Veneto hanno dimostrato buone doti ed in riva allo Stretto possono permettersi una sconfitta con una rete di scarto, ma Lagomarsini non si fascia la testa: “Vincere la Supercoppa non è semplice perché se dovessero segnare almeno un gol l’operazione rimonta sarà più complicata. Sono una squadra di spessore, che in campo mostra di avere le idee chiare, ben allenata, ma comunque alla nostra portata”.
Per l’estremo difensore lombardo non è cruccio neanche la squalifica di Pepe: “Abbiamo una rosa ampia e De Bode, Cucinotta ed Ignoffo possono rimpiazzarlo tranquillamente. D’Aiello è stato tenuto a riposo martedì, ma dovrebbe recuperare. Il “fattore” San Filippo ci ha aiutato tante volte ed una squadra abituata ad una clima meno caldo potrebbe andare in difficoltà. Speriamo di chiudere un’annata miracolosa, caratterizzata da un girone di ritorno sensazionale, con una bella cornice di pubblico”.
Una rimonta che è andata al di là anche delle più rosee aspettative: “Sicuramente alla fine del girone di andata nessuno si sarebbe aspettato il primo posto. Quando abbiamo agganciato l’ottavo credevamo fermamente in uno dei primi quattro. Noi abbiamo continuato a vincere senza metterci limiti ed alla fine abbiamo dato una bella risposta anche a chi a Lamezia pensava che avremmo lasciato punti al Martina. Abbiamo onorato il campionato ed il calcio”.
In estate Genoa e Messina, comproprietarie del cartellino, dovranno discutere la permanenza di Ettore: “Di futuro non ne abbiamo parlato. Salvo imprevisti credo che le due società possano accordarsi come un anno fa. Nei miei confronti c’è stato sempre un grande affetto ed infatti sono rimasto a Messina nonostante offerte giunte dalla Prima Divisione. Festeggiare sotto la nostra Curva una bella parata ti dà la stessa soddisfazione di un gol. Con i tifosi abbiamo un bel rapporto e ci carichiamo a vicenda”.
In C unica il Messina ripartirà dal tecnico Grassadonia, fresco di riconferma: “È un allenatore validissimo, che può dare tanto. Sicuramente nel prossimo torneo potrà essere ancora determinante. Mi attendo un torneo stimolante per scontri e blasone. Se sarà diviso geograficamente sarà davvero competitivo”.
L’estremo difensore è stato protagonista assoluto di uno dei match chiave a Lamezia, neutralizzando un rigore nel finale: “È stato il miglior modo per coronare la nostra rimonta. Su un campo ostico abbiamo vendicato l’1-4 dell’andata nei minuti finali: è stata una delle soddisfazioni più appaganti, come l’accoglienza festosa alla “Caronte”. D’altronde già l’anno scorso avevamo vinto il campionato ed imparato a conoscere l’attaccamento dei messinesi”.
Inevitabile tracciare un bilancio dell’ultima esaltante annata: “Corona ed Ignoffo sappiamo quanto possono valere, Bernardo ha fatto tanto per questa maglia firmando gol pesanti, Bucolo, Maiorano, Pepe e D’Aiello sono grandi professionisti, Ferreira è quello che si è messo maggiormente in mostra. Ci sono poi tanti ragazzi promettenti, come Buongiorno, che ha grandi doti e spero possa trovare più spazio in futuro, e Zaine, che ha pagato i problemi fisici e la folta concorrenza”.