Nel match più atteso è arrivata una prestazione da incorniciare. L’Acr Messina, sempre sconfitto nei sei precedenti con l’Acireale durante la gestione Sciotto (l’unico successo arrivò un anno fa soltanto a tavolino), sembra finalmente in grado di rispettare appieno le premesse estive. Il tecnico granata Giuseppe Pagana, alla vigilia della sfida, aveva chiesto ai suoi giocatori tanta fame agonistica. Ma alla fine l’aggressività in campo l’ha messa soprattutto la truppa di Raffaele Novelli, che si è imposta con merito, anche al di là del 2-1 che avrebbe però potuto essere gettato alle ortiche nel finale giocato in inferiorità.
Nessun reparto ha sfigurato. Sabatino e Lomasto hanno avuto il merito di annullare i temuti Savanarola e Rizzo, per una domenica lontanissimi dai loro consueti standard di rendimento. Il centrocampo è stato trasformato dall’atteso rientro di Aliperta, uno che nelle ultime quattro stagioni ha anche firmato una ventina di reti. La sua presenza in regia aiuta Cristiani e Vacca a rendere al meglio.
Considerando che in rampa di lancio c’è anche Lavrendi, la pesante espulsione rimediata dall’ex Turris potrà essere compensata almeno in parte proprio dalla profondità della rosa. A confortare è anche l’evidente crescita atletica, che arriva a due mesi dall’inizio della preparazione, che per Novelli è stata meno “zemaniana” di quanto avrebbe voluto, perché c’era l’incognita del lungo stop per il Covid con cui fare i conti. Tra le poche note stonate l’imprecisione in fase di finalizzazione, forse destinata a scemare quando migliorerà anche la lucidità sotto porta.
In vista del match di domenica torna a disposizione dopo lo stop imposto dal giudice sportivo Arcidiacono ed è soprattutto annunciato il pieno recupero di Addessi, finalmente disponibile per l’eventuale staffetta con “Biccio” o Bollino, che peraltro domenica è stato stoicamente in campo nonostante qualche problema fisico accusato in settimana. L’ex Sicula Leonzio ha trasformato il rigore conquistato con astuzia da Foggia, divenendo il quarto calciatore a segno per i peloritani in altrettante giornate.
Il numero nome è insieme ad Aliperta la stella dell’Acr. Il pallone vagante trasformato in rete avrebbe potuto essere bissato con le altre conclusioni neutralizzate da Ruggiero e oltre al penalty spicca il grande sacrificio messo a disposizione del gruppo. Confortano poi le risposte arrivate dagli under. Lai ha dimostrato di essere maturato in due stagioni di vertice con il Latte Dolce, Cascione sta convincendo come l’atteso Giofrè, mentre Cretella ha rimpiazzato Arcidiacono e dato ragione a Novelli, che ha preferito spostare l’under dal centrocampo all’attacco. Bene anche Crisci quando è subentrato.
Impegni di lavoro non hanno consentito a Carmine Del Regno di seguire dal vivo il match con l’Acireale, ma con il socio Enzo Bove è atteso allo stadio domenica prossima. In settimana dovrebbe essere finalmente ufficializzata anche la posizione di Cosimo D’Eboli, che da Salerno ha supervisionato tante operazioni di mercato estive. All’orizzonte ci sono altre due gare casalinghe (dopo la stracittadina c’è la Gelbison), prima della trasferta sul campo del Roccella ancora a secco di punti dopo quattro gare.
Al netto del primo scoglio, l’Acr ha la voglia e la possibilità di spiccare il volo. Castrovillari e Dattilo, tra le annunciate sorprese del torneo, rappresenteranno altri test probanti come lo sono stati Cittanovese e Biancavilla, ma al momento la concentrazione è rivolta al Fc, protagonista di un avvio sottotono che ha messo in dubbio le certezze che avevano caratterizzato l’annata precedente. Rispetto a un anno fa l’inerzia e gli equilibri sembrano di colpo invertiti.