I peloritani indirizzano subito la sfida con gli iblei e vedono il salto di categoria: dovranno affrontare sabato un Sant’Agata già matematicamente salvo. Bastano venti minuti per la nona marcatura dell’esterno e il ventesimo centro dell’attaccante. Non basta la generosità ai ragusani, imbottiti di under, sette dopo l’infortunio di Monteleone. Nella ripresa chiude i conti “Biccio” e in collinetta è festa grande.
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Il pre-partita. Dopo una lunga serie di rinvii per Covid, si recupera finalmente il match tra Acr Messina e Marina di Ragusa, inizialmente in programma il 16 giugno. Si tratta del penultimo impegno stagionale, l’ultimo casalingo, che in caso di passo falso del Fc Messina secondo a Paternò, coinciderebbe con la matematica promozione in C della truppa di Novelli. Il tecnico salernitano, che deve rinunciare soltanto allo squalificato Vacca e al lungodegente Addessi, ripropone finalmente Cascione dal primo minuto. Rispetto al match pareggiato a Licata, Cunzi è preferito ad Arcidiacono. Il Marina di Ragusa si presenta al “Franco Scoglio” senza i vari Giuliano, Schisciano e Tripoli, con ben sei under tra i titolari e appena sette elementi in panchina.
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La cronaca. Subito grande agonismo. La prima occasione al 4′ con il colpo di testa di Ciro Foggia, appena designato migliore attaccante del campionato, ma la palla finisce a lato. La punta ci riprova al 6′ dopo avere saltato due avversari ma la conclusione è bloccata da Pellegrino. Al 12′ Bollino scaccia gli spettri con una splendida conclusione dalla distanza, che sbatte sul palo e si insacca: Novelli e l’intera panchina fanno festa, scattando verso il campo. Una rete liberatoria, che scatena l’entusiasmo anche in collinetta, dove si sono radunati tanti tifosi. La nona marcatura stagionale dell’ex Leonzio è stata ispirata dal solito Aliperta. Al 16′ Foggia sfiora il bis, ma Pellegrino si salva e poi il tap-in si spegne di un soffio al lato. Il Messina sfiora subito il colpo del ko. Nell’occasione si fa male Monteleone, rimpiazzato dall’ennesimo under, La Vardera. I giochi li chiude poco dopo il solito Foggia in rovesciata, dopo l’uscita a vuoto dell’estremo difensore ibleo, sull’assist di Cretella: è la ventesima marcatura per l’attaccante napoletano. Il Marina di Ragusa prova a scuotersi e si vede finalmente al 31′ con Baldeh, che costringe Caruso a rifugiarsi in angolo. Sugli sviluppi della battuta va a segno Basualdo, ma la rete viene annullata per il fuorigioco del compagno. Baldeh è l’ultimo ad arrendersi e al 39′ impegna ancora dal limite Caruso, che respinge. Al 42′ Bollino sfiora l’eurogol direttamente dalla bandierina. Poi è Foggia a concludere alto, mancando il bis. Insidioso anche Cunzi, ma il Marina se la cava. Nella seconda metà di primo tempo ospiti molto più incisivi: Caruso si salva anche su Manfrè Cataldi. Lavrendi lascia il campo in barella e quindi viene sostituito nell’intervallo da Cristiani.
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In avvio di ripresa Cunzi, poi sostituito da Arcidiacono, e Foggia vanno ancora vicini alla terza marcatura. Ghiotta anche l’opportunità sprecata all’11’ da Bollino. Tra gli ospiti fa il suo ingresso anche un 2004, Capitano: contro un avversario imbottito di under il match ha ormai davvero poco da dire e l’attenzione si sposta a Paternò, tanto che le reti degli etnei vengono celebrate con soddisfazione in tribuna. Al 18′ cross di Arcidiacono per Bollino, che colpisce l’ennesimo palo della stagione per i peloritani. Un minuto dopo i ruoli si invertono e “Biccio”, servito al meglio in profondità, mette a sedere il portiere avversario e poi lo batte con un diagonale, prima di essere celebrato dai compagni. Novelli esaurisce con largo anticipo i cinque cambi a disposizione: c’è minutaggio anche per Manfrellotti. I ritmi si abbassano e il Marina di Ragusa ha il tempo di fare esordire un altro 2004, il secondo portiere Alvani. Il rotondo successo fa il paio con quello del Fc a Paternò: la festa promozione sembra rinviata di appena 72 ore. Sabato i peloritani sfideranno in trasferta un Sant’Agata già matematicamente salvo, che non avrà l’assillo del risultato, dopo la netta affermazione sul campo del Licata e quindi il salto di categoria dovrebbe rappresentare ormai una semplice formalità.
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Il tabellino. Acr Messina-Marina di Ragusa 3-0
Marcatori: al 12′ pt Bollino, al 20′ pt Foggia, al 19′ st Arcidiacono.
Acr Messina: Caruso; Cascione (14′ st Mazzone), Lomasto, Sabatino, Giofrè; Lavrendi (1′ st Cristiani), Aliperta (22′ st Crisci), Cretella; Cunzi (6′ st Arcidiacono), Foggia (26′ Manfrellotti), Bollino. Allenatore: Raffaele Novelli. A disposizione: Lai, Oggiano, Boskovic, Polichetti.
Marina di Ragusa: Pellegrino (30′ st Alvani), Di Bari, Cervillera, Basualdo, Puglisi, Monteleone (19′ pt La Vardera), Mauro (19′ st Castellino), Brunetti, Sorriso (6′ st Capitano), Manfrè, Baldeh. Allenatore: Salvatore Utro. A disposizione: Puggia, Bellomo, Mistretta.
Arbitro: Francesco Burlando di Genova.
Assistenti: Luca Gibin di Chioggia e Ionut Eusebiu Nechita di Lecco.
Note – Ammoniti: Basualdo (R), Cascione (M). Corner: 4-1. Recupero: 3′ pt e 2′ st.