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L’Acr attende Obbedio: mercoledì l’incontro a Messina. Ritiro, Chianciano in pole

Antonio Obbedio mercoledì sarà a Messina. Il centrocampista che ha collezionato un centinaio di presenze con la maglia giallorossa, tra il 1999 e il 2002, è attualmente all’estero. Da lì sta seguendo le malinconiche vicende della Lucchese, salvata miracolosamente sul campo, ai calci di rigore contro il Bisceglie, ma condannata poi dalla scarsa trasparenza dell’attuale proprietà.

In giornata l’avvocato Angelo Massone, che due anni e mezzo fa provò invano a rilevare l’Acr da Stracuzzi, non fornendo mai particolari dettagli sulla solvibilità dei potenziali acquirenti, ha annunciato di fatto la rinuncia, chiamando in causa il Comune di Lucca, per la mancata disponibilità dello stadio. Piccata la risposta dell’Amministrazione, che ha rispedito al mittente le accuse.

Lucchese
Un undici titolare della Lucchese, costretta a rinunciare alla C

Salgono così a tre i club destinati alla mancata iscrizione: con i toscani anche l’Albissola e il Siracusa. Mentre potrebbero essere bocciate, per documentazione incompleta l’Arzachena e – incredibile ma vero – anche il Foggia retrocesso in volata. Adesso entreranno in gioco Virtus Verona, Paganese, Bisceglie e Fano, come potenziali riammesse, mentre Cerignola, Modena, Pro Sesto, Mantova, Taranto e Reggiana sono in lizza per il ripescaggio.

Tornando ad Obbedio, c’è un cavillo regolamentare di cui tenere conto, che in fondo lo accomuna anche ad Antonello Laneri, dg del Siracusa indicato come papabile alternativa per la carica di ds in riva allo Stretto. Dal momento che entrambi i dirigenti sono già vincolati ai rossoneri e agli aretusei da un contratto che scadrebbe a giugno 2020, un altro accordo potrà essere formalizzato soltanto dopo la ratifica della mancata affiliazione delle loro attuali società, da parte della Figc.

Chianciano Terme
Chianciano Terme dovrebbe ospitare il ritiro dell Acr Messina

Un passaggio burocratico che dovrebbe concretizzarsi soltanto il 4 luglio, con la decadenza dei contratti economici in essere, a meno di ulteriori slittamenti. Motivo per il quale, se Obbedio dovesse essere convinto dal progetto di rilancio che gli sarà prospettato dalla famiglia Sciotto e dalla dirigenza del Camaro, dovrà chiedere alla Lucchese la rescissione anticipata per guadagnare dieci giorni utili per la pianificazione della prossima stagione.

Nel caso in cui dovesse arrivare l’attesa fumata bianca e concretizzarsi così l’agognato ritorno di un ex calciatore amatissimo dalla tifoseria, potranno essere affrontate in pochi giorni le altre decisioni attualmente in sospeso. Prima di tutto il ritiro, con la sede senese di Chianciano Terme che sembra ormai in pole. La partenza potrebbe avvenire, dopo qualche allenamento e le visite mediche in sede, nell’ultima settimana di luglio.

D'Arrigo e Rando
Il presidente del Camaro Antonio D’Arrigo e l’amministratore delegato Pasquale Rando

Se non verranno modificati i regolamenti, l’Acr, dopo avere raggiunto la finale di Coppa Italia, sarà d’altronde esentato dai due turni preliminari della manifestazione. Altro punto cardine, la scelta del nuovo tecnico. Un profilo interessante resta quello dell’ex tecnico di Troina e Siracusa Giuseppe Pagana. Ma è lecito immaginare che Obbedio avrà una lista di papabili nomi da presentare ai dirigenti peloritani. Inutile quindi sbilanciarsi in anticipo. Il tempo delle scelte, e dell’ufficializzazione dell’organigramma, è ormai dietro l’angolo.

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