La presentazione dell’Acr Messina 2.0, atteso come l’ultimo smartphone di nuova generazione, sarà ospitata dalla chiesa di Santa Maria Alemanna. Uno scenario inedito, nel cuore della città, che rappresenta una piacevole novità dopo anni di conferenze relegate e decentrate negli stadi, peraltro sempre meno frequentati a queste latitudini da dieci anni a questa parte.
Sei delle tredici figure dell’organigramma giallorosso provengono dal Camaro, che ha rinunciato all’Eccellenza ma non al suo settore giovanile per provare a rifondare l’Acr. Spazio quindi al dg Antonio D’Arrigo, al direttore operativo Davide Manzo e al responsabile dell’area tecnica Pasquale Rando, che stanno lavorando duramente per recuperare il feeling con la città.
Si riparte dalla famiglia Sciotto, che continuerà a finanziare il progetto, condividendo però le scelte principali, per evitare di ripetere gli errori dei primi due anni di gestione, in cui sono stati vanificati anche ingenti investimenti. Nella prima conferenza stampa del nuovo corso dovrebbe esserci spazio soltanto per il neo amministratore delegato Paolo Sciotto, mentre sembra esclusa la presenza del padre Pietro, tornato da poco a rivestire il ruolo di presidente.
Salvo clamorose novità dell’ultima ora, non sarà presente il nuovo allenatore, scelta che l’Acr sta ponderando anche al di là delle aspettative iniziali del direttore sportivo Antonio Obbedio, atteso dalla prima uscita ufficiale nelle sue nuove vesti, a quasi quattro lustri dai successi colti da calciatore.
Il dirigente foggiano prosegue gli incontri volti alla definizione del nuovo staff tecnico, del quale dovrebbe far parte anche un altro grande ex, Emanuele Manitta, al quale è stato proposto il ruolo di preparatore dei portieri. Un’aggiunta di valore, considerando la caratura professionale ma anche umana di un calciatore amatissimo.
Si lavora anche sul fronte mercato. Dopo i contatti con i procuratori di Domenico Brunetti, 24enne centrale difensivo della Palmese, in possesso di grandi mezzi fisici considerati i suoi 195 centimetri, e Giorgio Morabito, 2001 che era il terzo portiere della Reggina in serie C nell’ultima stagione, nel pomeriggio Obbedio ha incontrato al “Despar Stadium” di Bisconte Antonio Crucitti, 32enne trequartista reggino reduce da un’eccellente annata nella Cittanovese, con cui ha realizzato ben 21 gol, dieci dei quali dal dischetto.
In realtà il fantasista sembra destinato al Savoia, che incontrerà nei prossimi giorni, ma la chiacchierata conoscitiva con i dirigenti peloritani si è tenuta comunque. Il suo nome era stato a lungo affiancato al Fc, quasi a voler abbozzare un primo derby di mercato, in attesa di quelli sul campo.
Fin qui, dopo la divisione degli stadi (il “Franco Scoglio” all’Acr, il “Giovanni Celeste” all’ex Città), in realtà di conteso resta soltanto un potenziale sponsor. La società presieduta da Rocco Arena ha riallacciato infatti i rapporti con la Fontalba, che si era scontrata duramente con la famiglia Sciotto, annunciando la rescissione di un accordo biennale con il sodalizio peloritano.
La famiglia Faranda non ha deciso ancora se proseguire o meno il suo impegno nel calcio. Nel frattempo ha ufficializzato il supporto alla Top Spin, che nel tennistavolo ha appena vinto scudetto e Coppa Italia e si giocherà ora la Supercoppa. Tra i due litiganti, il terzo gode.
