Tantissimi club italiani parlano ormai straniero, come sanno bene anche i tifosi di Inter e Milan. Sono però molto più rari i casi di multiproprietà di club di serie minori, finanziate con prestiti da fondi, come quelli che sembra avere intercettato l’Aad Invest Group. A svelare i nomi di Licorne Gulf e Gem è stato lo stesso Doudou Cisse, che ha un passato nel private banking, con i francesi di Arkea, con cui avviò un progetto che si assicurò come ambasciatore l’ex campione del mondo Blaise Matuidi.
Ci sono proprietà già in possesso di ingente liquidità, proveniente spesso da Arabia Saudita, Qatar o Usa. In Italia ad esempio puntano su fondi delle proprie famiglie Commisso (Fiorentina), Friedkin (che alla Roma hanno affiancato l’impegno con Cannes ed Everton), Krause (Parma) e Platek (Spezia). Vi sono poi fondi d’investimento che supportano club di livello europeo, prestando denaro agli attuali proprietari. Ma in quel caso è evidente che gli incassi da botteghino e diritti tv sono ingenti, così come i premi Uefa per chi ottiene risultati adeguati.
Nel caso dell’Aad Invest Group, Cisse e il legale Chateaux hanno invece deciso di individuare quattro club di medio-piccole dimensioni, in differenti nazioni, da rilanciare in campo e fuori. L’obiettivo ottenere appositi finanziamenti, che andranno poi restituiti, come peraltro accade quasi sempre con i trust. Somme che verrebbero destinate ad investimenti infrastrutturali, scouting, calciomercato e alla sostenibilità dei club prescelti, come ha ricostruito anche Tcf.
Un progetto rischioso, anche se la sede legale in Lussemburgo non sembra casuale, perché si tratta di un territorio che attrae investitori, principalmente statunitensi, perfino più della Svizzera. Nel potenziale network sportivo, che svilupperebbe adeguate collaborazioni, secondo “Corner Messina”, al Deinze in Belgio e al Messina in Italia, dovrebbero aggiungersi il Gillingham Fc, storico club inglese fondato nel 1883, e la squadra francese dell’Amiens.
La scelta, come detto, non è casuale. I potenziali investitori optano per club che militano in seconda o terza serie, con prospettive di crescita. I risultati sul campo e lo sviluppo di giovani calciatori da individuare anche all’estero e valorizzare (Cissè è stato procuratore sportivo per quindici anni), garantirebbero l’aumento del loro valore, la restituzione del prestito e potenziali plusvalenze a chi li finanzia.
Sembrano però pochi fin qui i precedenti. Secondo le fonti da noi interpellate è un progetto raffrontabile all’Aad Invest Group quello avviato dall’Fc 32, che ha recentemente rilevato gli irlandesi del Cobh Ramblers Fc, la squadra in cui esordì Roy Keane, gli austriaci dell’Skn St. Pölten ed è stato affiancato agli svizzeri del Bellinzona. Alla guida c’è il manager australiano Paul Francis, già dirigente di Nike e Adidas.
Un altro caso simile sembra la Brera Holding, quotata al Nasdaq. Ha sede a Dublino ma quartier generale a Milano ed è presente in campionati “esotici”, dalla Mongolia al Mozambico fino alla Macedonia, con una piccola partecipazione nel Manchester United. In Italia ha provato a rilevare, invano, svariate società di serie B, dalla Salernitana allo Spezia, dal Brescia al Lecco.
Di proprietari attivi anche all’estero, Messina negli ultimi anni ha conosciuto Rocco Arena, che dopo l’impegno con gli spagnoli dell’Alicante scelse il Football Club. Il secondo posto sul campo e la rinuncia del Gozzano aprirono le porte per la riammissione in C ma la fideiussione necessaria non arrivò e il club che aveva ottenuto il marchio della serie A dai Franza ha poi abbandonato dopo pochi mesi anche la D, pagando l’insufficienza di fondi indotta in parte dal Covid. Anche un altro potenziale acquirente dell’Acr, Fabrizio Mannino, era reduce dall’esperienza nel Torpedo Kutaisi, in Georgia, ma la fumata bianca non si concretizzò.
Gli appassionati auspicano che l’Aad Invest Group possa dimostrare già nelle prossime settimane, proprio come si aspettano anche in Belgio, di essere in possesso della liquidità promessa, necessaria per completare l’acquisizione del pacchetto di maggioranza da Sciotto, onorare le scadenze economiche alle porte e potenziare il Messina sul mercato di gennaio. Saranno settimane di attesa e speranza. E non sembra certo una novità.