Iscrizione al campionato 2016-17 a rischio per la Virtus Roma? La società capitolina avrebbe versato con un giorno di ritardo l’ammontare della prima rata FIP (stimata attorno ai 30mila euro) rispetto al termine ultimo del 7 luglio fissato a pagina 5 dell’elenco dei contributi a carico delle società non professionistiche.
Un errore formale che a stretta norma di regolamento rischia però di avere conseguenze pesantissime: “Si ricorda che in caso di mancato o parziale versamento della prima rata entro il 7 luglio 2016, la società, essendo di fatto non riaffiliata, perde il diritto al rinnovo di autorità degli atleti tesserati, a norma dell’art.125 del Regolamento Organico. Per le sole Società nazionali, tale inadempimento comporta anche la perdita del diritto di iscrizione al massimo campionato di pertinenza”. Sarà il consiglio federale del 16 luglio a decidere se Roma potrà egualmente partecipare all’A2 2016-17 alla luce di quella che risulta comunque come un errore formale, oppure se il regolamento verrà applicato in maniera letterale; a vigiliare sulla situazione ci sono le società iscritte come riserve, nell’ordine secondo il comunicato emesso dal Settore Agonistico Matera (migliore retrocessa), Montegranaro (perdente delle Final Four di Montecatini) e Bergamo. In caso di esclusione della Virtus c’è da capire se i lucani – iscritti alla B ma ancora senza allenatore – accetterebbero l’eventuale ripescaggio; la Poderosa invece ha già presentato la fideiussione per l’A2 e sarebbe pronta al subentro.
Nel frattempo è stata ufficializzata la classifica delle squadre riserve per la serie B emessa dal Settore Agonistico dopo le verifiche degli adempimenti amministrativi da effettuare entro il 7 luglio. Dietro Fiorentina Basket e Venafro (uniche due compagini retrocesse dai playout 2015-16 ad aver fatto domanda ripescaggio) al terzo posto ex aequo ci sono Virtus Imola, Valdiceppo Perugia ed Alba; a seguire Fondi e Teramo 2015. La Fiorentina subentrerà nel girone A al posto di Saronno, Venafro potrà scegliere tra il girone C (dove c’è Isernia) e il D, mentre a parità di piazzamento il criterio della distanza chilometrica dalle società rinunciatarie (Santarcangelo, Palermo o Falconara) premierà umbri ed emiliani, che dovranno però accettare i posti vacanti dopo le scelte di Fiorentina e Venafro.