Il match va in archivio già nel primo tempo, con le reti di Patierno, Miceli e Prezioso, alle prime marcature stagionali. In avvio di ripresa Baldè, al terzo centro in campionato, illude i peloritani che però un minuto dopo combinano la frittata, incassando una quarta rete. Le assenze trasformano in un incubo l’esordio in trasferta per mister Raciti.
Il pre-partita. Si torna in campo dopo un mese esatto. Il Messina di Ezio Raciti, all’esordio in trasferta, vuole prolungare la mini-striscia avviata dopo il cambio in panchina, con il pareggio nel derby con il Catania e la vittoria sulla Paganese. Rilevante il lavoro fisico condotto nel corso del mese di gennaio, con un fondamentale richiamo della preparazione estiva. Il Covid e gli infortuni privano però il tecnico di ben sei elementi, ai quali si aggiungono lo squalificato Damian e i lungodegenti Morelli e Matese. Due le novità rispetto all’ultima uscita del 2021: Fazzi e il guineano Konate, che in extremis prende il posto del croato Mikulic, inizialmente indicato come titolare ma poi costretto a fermarsi per un problema nel riscaldamento. In panchina ben cinque elementi della “Primavera”, da cui è stato promosso proprio Raciti. All’andata si imposero i giallorossi con la rete di Vukusic, svincolatosi nei giorni scorsi.
La cronaca. Promettente avvio degli ospiti, che provano a condurre le danze. Si gioca sotto la pioggia, di fronte a una buona cornice di pubblico. Al 6′ la girata di Patierno non inquadra i pali della porta difesa da Fusco. Sono le prove generali del gol, che arriva all’11’: sul traversone dalla sinistra di Caporale è decisivo il tocco della 30enne punta pugliese, all’esordio dopo una lunga squalifica di un anno e otto mesi per la combine tra Picerno e Bitonto del maggio 2019. Con il club pugliese aveva firmato ben 41 reti in due stagioni di D. Al 16′ Messina a pochi centimetri dal pareggio: Nobile decisivo sul diagonale a botta sicura di Balde, servito al meglio in profondità dall’ispirato Marginean. Al 19′ tentativo di alleggerimento dalla lunga distanza di Prezioso, Fusco blocca a terra senza patemi. Poi il camerunense Tchetchoua stende Balde, protagonista di un bello spunto, e diventa il primo ammonito del match. I locali conquistano tre angoli in successione e al 29′ arriva la rete anche per Miceli. Il Messina, condizionato dalle assenze, esce definitivamente dal match al 37′: Prezioso, troppo solo a centro area, deve soltanto angolare il colpo di testa sul traversone dalla destra per il 3-0 dei locali. Tutti e tre marcatori sono al primo gol in stagione. Al 44′ arriva il gol di Celic sul traversone di Marginean, annullato però per fuorigioco. Sul fronte opposto è Caporale a sfiorare addirittura il poker. Si va al riposo sul 3-0, sotto una fitta pioggia.
Il Messina non sembra avere le forze per riaprire il match e la conferma sono i ritmi bassi imposti alla gara in avvio di ripresa. All’11’ si vede ancora Marginean, con una conclusione dalla distanza, respinta da Nobile. Sugli sviluppi del corner successivo ci prova in tuffo Carillo ma il portiere pugliese blocca a terra la sfera. Baldè è protagonista subito dopo, strappando un pallone al limite dell’area a Tchetchoua: Konate serve in profondità Adorante, che la rimette in mezzo, dove il senegalese deve soltanto spingere in rete per il 3-1 e la sua terza marcatura in campionato. L’illusione però dura un minuto, dal momento che Simonetti, Fusco e Celic non si capiscono e sul retropassaggio nell’area piccola è Pierno con un comodo tap-in a firmare il 4-1. A Raciti non resta che sfruttare l’unico cambio disponibile, con Russo che rimpiazza Simonetti. Triplo cambio anche tra i locali: dentro Franco, Carella e Perez. Al 26′ Maiorino sfiora il pokerissimo, decisiva la deviazione in angolo di Rondinella. Al 32′ Carillo arresta la corsa di Perez ma secondo il direttore di gara tocca il pallone con il braccio: è rigore. Dal dischetto Fusco intuisce ma non riesce a respingere la conclusione angolata di Perez, che firma il 5-1. Le squadre sono colpite da un autentico diluvio, anche se al Messina fa più male il risultato dell’acqua. Al 39′ ci prova Konate, che non inquadra i pali. Al 43′ vicino al gol anche il neo-entrato Ventola, mentre Raciti concede la ribalta dell’esordio anche a Spaticchia e Giuffrida. Dopo Torre del Greco matura un altro pesantissimo ko esterno: il ko del Potenza lascia i peloritani al terzultimo posto, a -5 dalla salvezza diretta. Ma per la permanenza occorre ben altro, con le poltrone di dg e ds che non possono più restare vacanti.
Il tabellino. Virtus Francavilla-Messina 5-1
Marcatori: all’11’ pt Patierno (V), al 29′ pt Miceli (V), al 37′ pt Prezioso (V), al 13′ st Baldè (M), al 14′ st Pierno (V), al 33 st’ Perez (V).
Virtus Francavilla: Nobile, Ingrosso, Miceli (VK), Maiorino (29′ st Ventola), Patierno (20′ st Perez), Delvino, Caporale (K), Pierno (36′ st Maisano), Prezioso (20′ st Franco), Tchetchoua (20′ st Carella), Toscano. In panchina: Milli, Cassano, Feltrin, Idda, Mastropietro, Gianfreda, Enyan, Tulissi. Allenatore: Roberto Taurino.
Messina: Fusco, Fofana (34′ st Maisano), Simonetti (15′ st Russo), Adorante (44′ st Spaticchia), Balde, Carillo (K), Konate, Celic, Rondinella (44′ st Giuffrida), Marginean, Fazzi (VK). In panchina: Lewandowski, Mikulic, D’Amore, Veca. Allenatore: Ezio Raciti.
Note – Ammoniti: al 20′ pt Tchetchoua (V), al 42′ pt Prezioso (V), al 1′ st Patierno (V). Corner: 4-6.
Arbitro: Paolo Bitonti di Foggia.
Assistenti: Marco Lencioni di Lucca e Andrea Torresan di Bassano del Grappa (VI).
Quarto uomo: Simone Pistarelli di Fermo.