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La Top Spin Messina vince la sua seconda Coppa Italia battendo 3-2 in finale Carrara

La Coppa Italia di tennistavolo maschile è ancora della Top Spin Messina Carrubamia. Un altro esaltante capitolo scritto da una squadra meravigliosa che è riuscita nell’impresa battendo per 3-2 l’Apuania Carrara nell’appassionante finale giocata al PalaTennistavolo “Aldo De Santis” di Terni. Il bis dopo il trionfo del 2019. Un successo, centrato superando tante difficoltà e l’emergenza iniziale, che porta le firme di João Monteiro, Jordy Piccolin, Marco Rech Daldosso e Antonino Amato, i componenti di un gruppo fantastico che comprende anche il russo Sadi Ismailov, assente perché impegnato in questi giorni con la propria nazionale. Una soddisfazione immensa per il presidente Giorgio Quartuccio e l’allenatore Wang Hong Liang, anime, guide e simboli della Top Spin, insieme ai quali lavorano alacremente il collaboratore tecnico Marcello Puglisi e il direttore sportivo Roberto Gullo, e per tutti i tifosi che non hanno mai fatto mancare il loro incessante sostegno.

La Top Spin Messina con la Coppa Italia 2020

La finale si è aperta col doppio, in cui la Top Spin, in maniera inedita, ha impiegato la sua “stella” Joao Monteiro con Marco Rech Daldosso per affrontare Aleksandr Khanin e Gabriele Piciulin. Una decisione presa da Wang Hong Liang, nel cuore della notte che ha preceduto la sfida, con l’obiettivo di mettere pressione all’Apuania Carrara e di ribaltare il quadro anche in ottica singolari. Il campo conferma la bontà della scelta: 3-2 per la coppia messinese. Primo set tiratissimo, con Monteiro e Rech Daldosso che si fermano sul 9-8, subendo tre punti di fila dai toscani che prevalgono per 11-9. Ben altra musica nel secondo parziale. I due atleti della Top Spin salgono di livello e dal 5-4 prendono il largo grazie ad un break (4-0) fondamentale. Sul 10-6, fallita la prima chance, viene concretizzata la seconda: 11-7. In avvio di terza frazione è un autentico monologo di Monteiro e Rech Daldosso che volano sul 5-0. Khanin e Piciulin, tuttavia, non mollano nemmeno sul 10-6, quando la coppia della Top Spin per conquistare il set deve attendere la terza opportunità utile (11-8). Monteiro e Rech Daldosso si prendono una pausa nel quarto set, cedendo per 4-11. Non c’è storia, invece, alla “bella”. Da applausi la serie di colpi che porta al 6-1. La strada è in discesa e per 11-3 la coppia della Top Spin si aggiudica il quinto set e quindi la sfida.

Splendida la prova di Jordy Piccolin che nel primo singolare tiene testa al quotato sloveno Bojan Tokic pur uscendo sconfitto per 1-3. Nel parziale d’apertura, dal 4-7 di svantaggio il bolzanino reagisce e agguanta il rivale (8-8). Sul 10-9 Piccolin annulla tre set-point, arrendendosi al quarto (12-14). Sul 3-3 della seconda frazione Piccolin scappa via (7-3), allungando sino al 10-5, per chiudere 11-8, alla quarta palla-set, concretizzata in maniera spettacolare. Rimontato dal 3-1 al 3-6 nel terzo parziale, Piccolin non riesce più a riprendere Tokic che si impone per 11-7. Passato da 0-3 a 3-3 nel quarto set, l’atleta della Top Spin prova a staccare lo sloveno raggiungendo l’8-5. Di nuovo parità (8-8), prima che Piccolin, sul 10-8, non riesca a sfruttare i due set-point che potrebbero prolungare la gara. Termina, invece, 12-10 per Tokic e l’Apuania Carrara si porta sull’1-1 complessivo.

Il tecnico Wang Hong Liang con Monteiro e Rech Daldosso

Il programma prosegue con Monteiro-Khanin. Alla “bella” sorride il lusitano. Nel primo set l’asso portoghese stacca l’avversario dal 6-6 con tre punti di fila, ma si vede subito ripreso (9-9). I primi due tentativi per chiudere il parziale non vanno a buon fine, Monteiro può esultare comunque al 13-11. Anche nella seconda frazione il portoghese conduce (6-3) e, dopo il ritorno (7-7) di Khanin, prevale con la sua classe per 11-8. Perso il terzo set per 5-11, Monteiro viene innervosito da una decisione arbitrale che lo penalizza, nonostante il fair-play mostrato da Khanin, in apertura di terzo parziale. Il giocatore in forza ai toscani allunga subito (6-1) e si impone per 11-6. Un grande Monteiro dà tutto nel quinto set, in cui mette in fretta le cose in chiaro (6-3) e sprinta deciso (9-4), fino all’urlo liberatorio dopo l’11-5 per l’esplosione di gioia generale. Top Spin avanti per 2-1.

Compito durissimo per Rech Daldosso contro Tokic, ma il bresciano prova in ogni modo a rendere la vita difficile allo sloveno, vittorioso per 3-1. Primo set appannaggio di Tokic per 11-4. Rech Daldosso gioca un secondo parziale da applausi. Sotto per 0-3 e poi per 3-6, l’atleta della Top Spin risale punto dopo punto e sul 9-10 annulla un set-point al rivale, ripetendosi un’altra volta ai vantaggi. Fallita, successivamente, la prima chance a propria disposizione, va meglio alla seconda: è 14-12 per Rech Daldosso. Terzo set in equilibrio sino al 3-4, con Tokic che avanza con quattro punti consecutivi e incamera il parziale per 11-6. Niente da fare per Rech Daldosso nel quarto, in cui dal 3-5 è ancora Tokic ad allungare, vincendo per 11-4.

L’uomo del destino per la Top Spin è per l’ennesima volta Jordy Piccolin, già protagonista nel 2019 dei punti decisivi messi a segno nella finale di Coppa Italia e in quella per l’assegnazione dello scudetto. Gabriele Piciulin viene steso per 3-0 nella partita che vale la conquista del trofeo. Piccolin è un martello sin dall’avvio. Nel primo set vola sul 5-1 e quindi sull’8-3. Giunto al 10-4 senza patemi, sfrutta il secondo set-point per chiudere (11-5). L’aggressività nei colpi del bolzanino perdura senza un attimo di pausa anche nel proseguo della sfida. E’ addirittura 8-0 nel secondo parziale che va in archivio, comodamente, sul punteggio di 11-4. Il finale è ormai scritto. Piccolin non trova ostacoli nella sua marcia, dilaga dal 5-3 con quattro punti di fila e può andare a festeggiare con i compagni al momento dell’11-5. La Top Spin Messina Carrubamia vince la sua seconda Coppa Italia, il quarto titolo nel giro di dodici mesi. Un altro sogno che si è realizzato.

Il presidente Giorgio Quartuccio può celebrare un nuovo trofeo: <<Mi preme rivolgere gli auguri di pronta guarigione a Guo Ze, perché arrivare a giocarci la finale per il suo infortunio non mi ha reso felice. Milano meritava il successo. Contro Carrara, invece, abbiamo meritato di vincere. Siamo stati sempre avanti, chiudendo con la netta affermazione di Piccolin. Sono orgoglioso di aver portato la seconda Coppa Italia consecutiva a Messina, il nostro quarto titolo. Abbiamo iniziato in grande difficoltà, con Amato che ha giocato in precarie condizioni fisiche ed essendo privi della nostra seconda punta di diamante Ismailov. E’ un’enorme soddisfazione aver vinto questa coppa, ora testa bassa e pedalare in vista del campionato>>.

Top Spin Messina Carrubamia-Apuania Carrara 3-2:

Monteiro/Rech Daldosso-Khanin/Piciulin 3-2 (9-11, 11-7, 11-8, 4-11, 11-3)
Piccolin-Tokic 1-3 (12-14, 11-8, 7-11, 10-12)
Monteiro-Khanin 3-2 (13-11, 11-8, 5-11, 6-11, 11-5)
Rech Daldosso-Tokic 1-3 (4-11, 14-12, 6-11, 4-11)
Piccolin-Piciulin 3-0 (11-5, 11-4, 11-5)

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