La Top Spin Messina è campione d’Italia per la prima volta nella sua storia. Il mondo del tennistavolo maschile ha una nuova regina. Dopo la Coppa Italia, vinta a gennaio, arriva anche lo scudetto, per un “double” indimenticabile. A Villa Dante l’esplosione di gioia è avvenuta intorno alle 21.45, dopo quattro ore di una finale intensissima. La squadra del presidente Giorgio Quartuccio ha coronato il suo sogno, trascinata da un pubblico straordinario, battendo per 4-2 l’A4 Verzuolo Tonoli-Scotta nella sfida di ritorno, seguita al 3-3 dell’andata di sabato scorso in Piemonte. Applausi per tutti e onore anche alla compagine guidata da Valentino Piacentini, approdata sino all’atto conclusivo.
Nel primo singolare di fronte i “leader” Marco Rech Daldosso e Yaroslav Zhmudenko, con l’ospite che ha la meglio per 3-1. Il set iniziale procede in situazione di equilibrio sino al 4-4. L’ucraino poi accelera e mette a segno sette punti consecutivi che gli valgono la conquista del primo parziale. Nella seconda frazione Rech Daldosso é avanti sul 3-1 e poi sul 4-2, ma viene ripreso da Zhmudenko che stacca il padrone di casa dal 6-6 con quattro punti di fila. Set ancora per Verzuolo in virtù dell’11-8 in favore dell’ucraino. Nel terzo parziale il portacolori della Top Spin mette la freccia sul 6-4 e, dopo essere stato rimontato (6-6), confeziona tre punti consecutivi. Ottenuto il 10-7, Rech Daldosso concretizza il secondo set-point a disposizione per aggiudicarsi la frazione (11-8) e restare in partita. Nel quarto parziale dopo il 2-2 arrivano sei punti di fila per Zhmudenko. Rech Daldosso reagisce e prova a rifarsi sotto (6-9), ma non riesce ad evitare che l’ucraino si imponga per 11-7, regalando a Verzuolo il primo sigillo.
Tra Jordy Piccolin e Alessandro Baciocchi è battaglia all’ultimo set ed il bolzanino passa per 3-2. Il beniamino di casa detta inizialmente il ritmo, portandosi sul 6-2. L’atleta ospite replica con cinque punti di fila, operando il sorpasso. Piccolin è di nuovo avanti sull’8-7 e sul 9-8, ma subisce il ritorno del rivale. Il padrone di casa annulla un set-point attaccando sul 9-10, prima di cedere il set (10-12) alla seconda opportunità concessa al giocatore perugino in forza al Verzuolo. Il secondo set viene dominato da Piccolin che avanza deciso fino all’8-0 e chiude la pratica senza troppe difficoltà (11-4). Copione diverso nel terzo parziale, perché Baciocchi scatta dal 7-7 con tre punti consecutivi e fa la sua frazione, al secondo set-point, per 11-8. Da lì comincia tutta un’altra partita, che vede Piccolin assoluto protagonista. Si ripete quanto accaduto nel secondo set, con il bolzanino che vola sul 9-0 e lascia soltanto le briciole a Baciocchi nell’arco del parziale (11-1). Prolungata la sfida alla “bella”, la Top Spin può festeggiare l’1-1 nel quadro generale degli incontri. E’ un nuovo monologo di Piccolin che dal 3-2 in avanti non sbaglia praticamente più nulla, mettendo a segno cinque punti di fila e indirizzando la contesa, chiusa per 11-4 alla prima opportunità utile.
Tocca, quindi, ad Antonino Amato e Daniele Pinto. E il “rosso” palermitano, vittorioso per 3-0, non tradisce le attese. Nel primo set il portacolori della Top Spin va sotto solo sul 3-4, recupera prontamente e dal 6-6 in poi è infallibile, facendo percorso netto sino all’11-6 che gli frutta il parziale. La seconda frazione vede Amato scappare via con un break (5-1) importante che lo porta sul 7-5. Avanti 9-6, il padrone di casa subisce due punti del rivale, ma trova la carica giusta e ha lo spunto decisivo per la conquista del set (11-8). Amato sfrutta l’inerzia e non si scompone nemmeno dopo il 2-0 in avvio per Pinto nella quarta frazione. Il palermitano ribalta la situazione (5-4), ma con un nuovo capovolgimento l’atleta verzuolese va sull’8-6 in suo favore. Amato agguanta la parità (8-8) e si aggiudica la sfida per 11-9, facendo esplodere Villa Dante.
Con la Top Spin adesso avanti per 2-1 negli incontri si affrontano Rech Daldosso e Baciocchi. Nel quarto singolare matura un altro rotondo 3-0 di marca Top Spin. L’atleta di punta schierato da Wang Hong Liang è concentrato sin dal primo set, in cui accelera sul 7-5, prima di dover far fronte al ritorno dell’avversario (9-8). Rech Daldosso viene spinto dal pubblico al successo nel parziale che si materializza per 11-8. Nella seconda frazione il pongista lombardo fila via dal 3-3 all’8-4 e poi sino al 10-6. Con quattro set-point a disposizione, Rech Daldosso si vede annullare i primi tre e sfrutta poi l’errore del rivale per conquistare anche il secondo parziale (11-9). La reazione di Baciocchi nel terzo set consente al perugino di condurre 4-1 e poi 7-4, ma Rech Daldosso piazza quattro punti di fila e rimonta. Di nuovo parità sull’8-8 e sul 9-9, con il padrone di casa che fallisce la prima chance per aggiudicarsi il match, ma colpisce alla seconda: 12-10.
Sul 3-1 complessivo la Top Spin è ad un soffio dal trionfo. Amato va in campo contro il forte Zhmudenko. L’ucraino fa valere il suo gioco nel primo set, andando subito sul 6-2 e poi rintuzzando i tentativi di risalita del palermitano, chiudendo 11-5. Nella seconda frazione Amato ha un altro spirito e sul 3-3 mette a segno tre punti consecutivi. Zhmudenko è però osso durissimo, lo conferma capovolgendo la situazione e passando a condurre per 8-6. Il palermitano recupera e resta lì aggrappato (9-9), poi annulla un set-point, prima di cedere in occasione del secondo (10-12). Zhmudenko chiude il discorso, quindi, grazie all’11-5 del terzo set, ottenuto dopo che Amato si era portato da 3-0 a 3-3 ad inizio parziale. I piemontesi riducono le distanze.
Piccolin e Pinto si fronteggiano nell’ultimo e decisivo match. La Top Spin gioca per aggiudicarsi lo scudetto, Verzuolo per rimandare il verdetto allo “spareggio”. E la spinta incessante dei fantastici tifosi, in una palestra gremita come non mai, tra cori, tamburi e trombette, fa davvero la differenza. Piccolin sprinta in avvio (4-1), ma Pinto trova quattro punti consecutivi e costringe il bolzanino a lottare fino in fondo nel primo set. Tornato avanti sul 7-6, il giocatore di casa è implacabile dall’8-7, quando sfodera tre colpi di fila che gli consentono di prevalere per 11-7. Nella seconda frazione Pinto parte bene e va sul 3-0, allungando successivamente sul 7-3. Piccolin, però, si risolleva e infiamma il pubblico, raggiungendo il rivale sul 7-7. L’atleta di Verzuolo trova la forza per riportarsi al comando e vincere il set per 11-8. Pirotecnico il terzo parziale. Piccolin è inizialmente scatenato (5-1), ma una volta arrivato al 10-6, con quattro set-point in suo favore, si vede annullare tutto il vantaggio. Andato sotto sul 10-11 evita di cedere il parziale e trova nuova linfa, fino a gioire sul 13-11. E’ quasi fatta. L’ultimo sforzo viene compiuto in una frazione indimenticabile. L’atleta di casa spinge forte (4-1), viene superato (6-7), ma arriva al 10-7 con tre opportunità per dare il via alla festa. Non concretizzata la prima, il punto che manda tutti in delirio arriva subito dopo. E’ l’11-8 per Piccolin (impostosi per 3-1), autore di un’esultanza irrefrenabile. La Top Spin può cucirsi il tricolore sul petto, coronamento di un’annata magica, che si conclude con il presidente Giorgio Quartuccio, il tecnico Wang Hong Liang, il direttore sportivo Roberto Gullo e i quattro “moschettieri”, Marco Rech Daldosso, Jordy Piccolin, Antonino Amato e Damiano Seretti, che sollevano a Villa Dante il trofeo più bello possibile. Scudetto e coppa Italia sono in bacheca e nella prossima stagione si ripartirà dalla finale di Supercoppa Italiana contro il Cral Comune di Roma. Il 31 maggio 2019 la Top Spin ha scritto la storia.