Danilo Rea, autentica star del jazz, del pianismo internazionale e dell’improvvisazione, a Messina, mercoledì 1 giugno alle ore 21 nella Sala Laudamo. Romano ma non d’adozione, la storia in musica di Danilo Rea nasce tra le pareti di casa sua, dove l’incanto per i vecchi vinili di Modugno è più forte, già da piccolissimo, di qualsiasi divertimento: il vero gioco è suonare il piano, il vero incanto la musica, il vero sogno la melodia, il vero abbandono è nell’armonia.
La passione diventa studio al Conservatorio di Santa Cecilia, dove si diploma in pianoforte con il massimo dei voti e dove attualmente insegna nella cattedra di jazz. Studi classici, rock e pop influenzano la sua formazione e convergono attraverso il jazz, la sua vera passione, in uno stile inconfondibile e unico composto di due ingredienti fondamentali: melodia e improvvisazione. Appena maggiorenne esordisce con lo storico Trio di Roma con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto; parallelamente accompagna come pianista i più importanti cantautori italiani: Mina lo vuole prima ancora di Gino Paoli, ed entrambi gli restano fedeli negli anni, fino a oggi.
Intanto collabora con Claudio Baglioni, Pino Daniele, Domenico Modugno, Fiorella Mannoia, Riccardo Cocciante, Renato Zero, Gianni Morandi e Adriano Celentano. Il suo talento lo porta ben presto ad affermarsi anche sulla scena internazionale e a suonare al fianco dei più grandi nomi del jazz come Chet Baker, Lee Konitz, Steve Grossman, Bob Berg, Phil Woods, Michael Brecker, Tony Oxley, Joe Lovano, Gato Barbieri, Aldo Romano, Brad Mehldau, Danilo Pérez, Michel Camilo, Luis Bacalov. I suoi concerti di piano solo, con le sue improvvisazioni che spaziano su qualsiasi repertorio, conquistano le platee di tutto il mondo.
Nel 2014 firma le musiche per il film “Quando c’era Berlinguer” e nel 2015 quelle per “I bambini sanno”, entrambi per la regia di Walter Veltroni; nell’estate dello stesso anno viene presentato in anteprima mondiale a Umbria Jazz “…In Bach”, il progetto live a quattro mani con Ramin Bahrami, omaggio all’imponente eredità musicale di Johann Sebastian Bach. Uno dei suoi celebri successi (2015) “Something in our way” (Warner Music Italy), disco in piano solo ispirato all’indimenticabile repertorio dei Beatles e dei Rolling Stones.
Danilo Rea si occupa da diverso tempo anche di sperimentazioni e di colonne sonore legate al cinema. Tra i suoi film come autore delle musiche, ricordiamo: “C’è tempo” (2019) candidata ai Nastri d’argento; “Indizi di felicità” (2017); “Luce verticale. Rosario Livatino. Il martirio” (2007); “Volevamo essere gli U2” (1992); “Il grande Blek (1987)”; “Spettri” (1987). Nel 2020 su invito di Renzo Piano è stato attore e autore delle musiche (interpretate da se stesso) di “Un ponte del nostro tempo”, il docufilm del regista bitontino Raffaello Fusaro, voluto da Fincantieri, dedicato al Ponte Morandi di Genova e presentato sia al Festival del cinema di Roma sia al Premio Penisola Sorrentina.